Il 5 dicembre, è stata la Giornata Mondiale del Volontariato, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1985. Ogni anno l’Onu propone un tema. Gli ultimi avevano avuto titoli come “Volontari per un futuro comune” nel 2021 (con esplicito riferimento all’opera svolta durante la pandemia) oppure “Insieme, agisci ora” nel 2022 (a sottolineare l’urgenza di intervenire al più presto di fronte ai disastri del mondo quali guerre, povertà, cambiamento climatico, ecc.). Il tema di quest’anno è “If everyone did”: se tutti facessero… ed è illustrato molto bene sul sito web delle Nazioni Unite che sottolinea il potere enorme dell’azione collettiva.
“Se tutti si offrissero volontari, il mondo sarebbe un posto migliore. Immaginiamo se più di otto miliardi di noi facessero volontariato. Possibilità illimitate per lo sviluppo sostenibile: cibo e istruzione per tutti, ambiente pulito e buona salute, società inclusive e pacifiche e altro ancora. Il volontariato è un’enorme risorsa per la risoluzione dei problemi sociali, economici e ambientali in tutto il mondo. Mentre il mondo affronta sfide crescenti, i volontari sono spesso in prima linea nelle crisi e nelle emergenze, spesso in situazioni molto difficili e terribili”.
La Comunità di Sant’Egidio ha fatto da sempre nel volontariato il fondamento della sua azione per i più bisognosi. Tutti i suoi sostenitori, uomini e donne di ogni età e condizione, sono infatti uniti da un legame di fraternità nell’impegno volontario e gratuito per i poveri e per la pace.
Nella Giornata del Volontariato è stato trasmesso un servizio del TG1 sull’impegno dei volontari di Sant’Egidio nella distribuzione di cibo e bevande calde ai senza tetto di Roma in zona San Pietro. “Sono arrivata a Roma e ho iniziato l’università. Certo, studio, ma un po’ del tempo che mi rimane voglio metterlo a disposizione.” Questa è la riflessione di Anna, studentessa universitaria, che racconta la sua notte di volontaria di Sant’Egidio a Piazza San Pietro offrendo del tè caldo a chi vive per strada, senza più casa o affetti, tra cartoni e coperte. “Ho perso tutto, non ho più niente, non ce la faccio più”. Le voci dei senzatetto, appena udibili, si intrecciano con quelle dei volontari che infondono coraggio e speranza. “Incontriamo persone che vengono da storie diverse, problemi di lavoro, problemi familiari e solitudine” aggiunge un altro volontario, Alessandro, di giorno impiegato di banca e di notte al buio, fra chi ha perso tutto. “Ogni incontro è una carezza per loro ed una speranza per me” sottolinea Anna. Lo sa bene anche Fabrizio che ha dormito a lungo per strada e precisa: “Non chiamateli invisibili. Gli occhi ci sono, basta guardare e si vede; ma si vede solo se si vuole vedere. Io – racconta – sono stato visto grazie proprio ai volontari di Sant’Egidio; ora vivo a Palazzo Migliori messo a disposizione da papa Francesco”. In tutto quaranta ospiti con altri volontari che se ne prendono cura. E ancora Fabrizio: “Ti rimette – come dire – su una carreggiata, su un binario ideale di ricostruzione di una vita regolare.”
Alla Giornata del Volontariato seguirà, in data odierna, alle ore 11:30, una conferenza stampa con cui la Comunità di Sant’Egidio presenterà a Roma la nuova edizione di “DOVE mangiare, dormire, lavarsi”, 280 pagine di indirizzi utili per chi vive per strada. Per l’occasione saranno analizzati i dati
sulla povertà in Italia e lanciate alcune proposte concrete per rispondere al preoccupante aumento della “povertà assoluta” nel nostro Paese. Verranno anche rese note le cifre della solidarietà messa in campo da Sant’Egidio in tutta Italia (con un focus su Roma) per risollevare dalla crisi e proteggere dall’esclusione sociale.