29 marzo 2022
La vita di questa regina gallese, vissuta tra il V e VI secolo, la conosciamo grazie a due racconti medievali, quella del marito San Gwynllyw e quella del figlio San Cadoc. Gwlady era la maggiore delle ventiquattro figlie di San Brychan di Brecknock. Secondo la Vita Gunlei venne data in sposa al sovrano del Galles meridionale Gwynllyw; secondo la Vita Cadoci, a causa della sua bellezza straordinaria, Gladys fece invaghire lo stesso sovrano: il padre della Santa, però, avrebbe acconsentito al matrimonio solo se il pagano Gwynllyw si fosse battezzato e convertito alla religione cristiana. Non volendo rinnegare la propria religione, aiutato dal re Arthur, rapì la giovane che non si oppose al rapitore perché visse la violenza subita come un martirio. Nacquero diversi figli tra cui Cadoc.

La Vita Cadoci, inoltre, descrive la non esemplarità dei primi anni del loro matrimonio. Gladys convertì Gwynllyw al Cristianesimo, si battezzò sposando cristianamente la regina e abbandonò per sempre le armi. Si ritirò con la moglie in preghiera per purificare la sua anima. In una visione Dio mostrò ai due sposi il posto dove stabilirsi. A Stow Hill vissero in astinenza di peccato, si bagnavano nelle gelide acque dell’Usk per allontanare le tentazioni del peccato carnale, praticavano una vita ascetica e si cibavano solo di poche erbe.
Su consiglio del figlio Cadoc per non cadere in tentazione, si allontanarono ancora di più: Gladys se ne andò a Capel Wladus in Gelligaer dove fondò una chiesa in onore della Vergine e dove morì il 29 marzo. La loro opera di evangelizzazione e cristianizzazione del Galles venne continuata dal figlio Cadoc, che in seguito verrà proclamato santo. La loro festa è il 29 marzo, data della morte di Gladys e i loro nomi sono, tutt’oggi, ricordati in varie chiese e pozzi del Galles meridionale.