15 marzo
Juan nasce in Moravia il 26 dicembre del 1751. Sin da piccolo pensava di diventare prete ma, la morte prematura del padre quando aveva sette anni e le serie difficoltà economiche lo allontanarono dal suo giovanile desiderio. A 16 anni incominciò a lavorare in un panificio e a vent’anni lavorò come panettiere in un monastero sfamando i più poveri. Dopo un viaggio fatto in Italia divenne eremita nel santuario di Quintiliolo e cambiò il nome in Clemente Maria.

Vi rimase solo sei mesi perché si rese conto che non era quella la sua vocazione e decise di ritornare nella sua terra dove continuò a fare il panettiere nel monastero e studiare latino. Dopo un’altra esperienza di eremitaggio fallita venne assunto in una prestigiosa panetteria di Vienna. Conobbe delle signore che lo aiutarono con gli studi. Successivamente compì un altro viaggio in Italia che però gli cambiò la vita: fu accolto in una comunità Redentorista e nel 1785 venne ordinato sacerdote. All’età di 34 anni i superiori lo inviarono, insieme ad un compagno, nella sua terra natale per aprire in Austria una comunità redentorista ma la situazione politica non glielo permisero.
Andarono, quindi, in Polonia e Varsavia dove riescono nel loro intento: fondando una comunità di cinque sacerdoti e tre fratelli laici. Trovarono l’opposizione dei “frammassoni” e molti suoi compagni vennero uccisi. Lui non si perse d’animo e farà anche il garzone panettiere di notte per sfamare gli orfani e i poveri dei quali si occupava. Dopo vent’anni, venne arrestato insieme ai suoi compagni ed espulso. Clemente ritornò a Vienna, continuando la sua opera di evangelizzazione soprattutto tra i giovani e gli studenti. Tutti anche i protestanti, erano attratti da quel sacerdote che, apparentemente, non faceva nulla di straordinario anzi era anche un po’ burbero e irascibile, ma era di una fede e di una pace che conquistava. Morì il 15 marzo del 1820.
La Chiesa lo proclamò beato nel 1888 e santo nel 1909. San Clemente Maria Hofbauer, il panettiere mancato e l’eremita fallito, che aveva dedicato la sua vita agli orfani, ai giovani e agli studenti venne proclamato patrono di Vienna e dei fornai da Pio X nel 1914.