Saper leggere i nuovi segni dei tempi alla luce dell’enciclica ‘Pacem in terris’.
Quarant’anni dopo la promulgazione da parte di Giovanni XXIII, il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, in collaborazione con la Lateranense e la Fondazione Toniolo celebra a Roma l’anniversario con un solenne Atto Accademico, previsto per domani pomeriggio, e preceduto da un seminario di studio in tre sessioni: antropologica, giuridica, internazionalista.
Mons. Gaetano De Simone, decano dell’università pontificia e preside della facoltà di Diritto Civile, è intervenuto nel corso del programma di Radio Padre Pio ‘Mattino dieci’ per spiegare i principali percorsi della commemorazione di un’enciclica “universale, ricca di intuizioni formidabili, che ciascuno dovrebbe rileggere soprattutto nella prima parte, la più feconda: essa fonda ogni relazione umana su una dimensione antropologica piena ed autentica”.
Tra gli illustri relatori della giornata, inoltre, il cardinale Paul Poupard, il prof. Vittorio Possenti, mons. Agostino Marchetto e mons. Rino Fisichella, che nella prolusione ha messo in evidenza il carattere profetico della ‘Pacem in terris’, ricordando il valore profetico e pedagogico di questa enciclica, nonché il magistero instancabile di molti Pontefici e l’impegno perenne della Chiesa nei confronti della costruzione di “un ordine morale e cosmico che intende la pace al di là della semplice assenza di guerra”.
Domani i lavori del mattino saranno dedicati al tema della comunità internazionale e della pace; nel pomeriggio, tra gli interventi pubblici, mons. Renato Raffaele Martino, Giulio Andreotti, Pierferdinando Casini.
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