Nel quarto giorno di Novena, la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo e Terlizzi. Nel giorno della festa dell’impressione delle stimmate del serafico padre san Francesco, nell’anno del centenario della stimmatizzazione di san Pio da Pietrelcina, Sua Eccellenza ha suggerito di guardare alle stimmate come ci insegnava don Tonino Bello, ovvero a vederle come feritoie, «come aperture che ci spingono a vedere la luce della Pasqua e della Resurrezione» ricordando, sempre citando don Tonino, che «sulla Croce si è sempre in collocazione provvisoria, la vera collocazione definitiva è quella della Resurrezione». Al termine della Celebrazione Eucaristica, ai microfoni di Padre Pio Tv, mons. Cornacchia, ricordando la visita di Papa Francesco sui luoghi di san Pio e del Servo di Dio don Tonino Bello, ha detto: «Francesco d’Assisi e padre Pio hanno ricevuto le stimmate nel corpo ma anche mons. Bello, attraverso la sofferenza, attraverso l’incomprensione, tante volte, è stato profeta e testimone del Signore Gesù». Ha poi concluso invitando tutti a sentirci orgogliosi di appartenere ad una terra benedetta da questi Santi.
Come è nata la devozione di Papa Francesco per Padre Pio?
Nel 1928, fu il cappuccino ligure, padre Antonio Durante (morto in concetto di santità nel 1970), a portare, in Argentina,...