Ai microfoni di Radio Padre Pio abbiamo ospitato Mons. Paolo Tarchi Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana il quale ci ha illustrato il Messaggio che la Commissione Episcopale Italiana per i problemi Sociali e il Lavoro, La Giustizia e la pace hanno presentato in occasione della Giornata Nazionale del Ringraziamento che sarà celebrata domenica 14 novembre.
– Mons. Tarchi in che cosa consiste la “Giornata del Ringraziamento?
E’ un’iniziativa che parte da molto lontano. Già nel 1951 si inizia a celebrare la Giornata del Ringraziamento per iniziativa dell’ Associazione della Coldiretti.
Dal 1973, nel momento in cui la Conferenza Episcopale Italiana pubblica il documento dal titolo: Chiesa e mondo rurale, l’attenzione si estende a tutta la Chiesa, quindi a tutte le parrocchie e alle diocesi come occasione, al termine di un anno, di ringraziamento al Signore per i doni della terra e di riflessione sulla realtà della terra affidata all’uomo. Questa giornata è accompagnata ogni anno da un messaggio che la Commissione Episcopale Italiana offre per la preghiera e la riflessione.
– Quest’anno la Chiesa italiana desidera dedicare la Giornata al tema dell’agricoltura nel contesto europeo, in considerazione del processo di allargamento dell’Unione Europea e in quest’ottica rientra anche il Seminario di studio che si svolgerà a Genova alla vigilia della Giornata del Ringraziamento.
Nel messaggio i Vescovi colgono l’evento storico dell’allargamento dell’Unione Europea con i nuovi dieci paesi, ed è per questo motivo che essi vogliono offrire alla riflessione questa realtà mettendo in risalto il mondo rurale affinché la solidarietà si allarghi prima di tutto in Europa e nei paesi del Sud del mondo. Il messaggio dei Vescovi è chiaro: “ I beni della terra sono stati donati da Dio per l’umanità intera, nessuno escluso: è il principio della destinazione universale dei beni della terra, che il progressivo allargamento degli orizzonti sociali e culturali dimostra essere sempre più fondamento indispensabile per crescere nella via della giustizia e assicurare la pace.
– È ancora lunga la strada da fare per una piena integrazione, anche nel campo dell’economia agricola tra i Paesi dell’Unione, come pure tra Nord e Sud del nostro Paese. E’ una giornata che invita tutti alla riflessione se consideriamo che non sempre ringraziamo il Signore per tutto ciò che abbiamo.
Certamente! Ci invita a rimettere al centro, come dice il messaggio dei Vescovi questo libro singolare che parla di Dio e che è la terra, la natura. Dall’altra parte bisogna tener presente i principi cardini della dottrina sociale della Chiesa che parla della destinazione universale dei beni della terra verso la quale ciascuno di noi si sente fortemente responsabile. La parte conclusiva del messaggio dice: “ L’uomo non è arbitro assoluto ma amministratore della terra… Coltivare la terra diventa richiamo continuo alla nostra condizione di piccole creature di fronte alla grandezza del creato e alla complessità delle sue leggi e dei suoi ritmi, che non finiamo mai di conoscere e non riusciamo mai a dominare completamente. La giornata del Ringraziamento che celebreremo domenica 14 novembre ci invita a fare un esame di coscienza oltre ad essere un momento per rendere lode al Signore dei doni che ci ha fatto.
– Come è stato strutturato il Seminario di studio che si svolgerà a Genova e quali sono le aspettative?
Sin dall’origini, la Giornata del Ringraziamento viene celebrata la seconda domenica di novembre. In occasione del Giubileo abbiamo pensato di far precedere la domenica del ringraziamento con un seminario di studio. Il tema di quest’anno è appunto: “ Cultura rurale e solidarietà in Europa”. Abbiamo la gioia di poter avere con noi una persona autorevole, il Dott. Corrado Pizio Broli capo gabinetto Commissario Agricoltura Unione Europea, il quale ci aiuterà a capire non solo i cambiamenti, ma anche le strategie che la Comunità Europea sta mettendo in atto e che presenta non poche novità. Ci auguriamo ciò che i Vescovi hanno affermato a conclusione del loro messaggio: “ La gioia per i frutti della terra ed il ringraziamento che innalziamo al Signore le renda sempre più accoglienti, per costruire insieme un’Europa famiglia di popoli e per essere segno e strumento di giustizia per tutta la famiglia umana.
– Concretamente come possiamo rendere grazie al Signore celebrando la “Giornata del Ringraziamento”?
Partecipando con una rinnovata coscienza all’Eucarestia della domenica. Durante la Santa Messa ogni volta noi ricordiamo che il pane e il vino sono frutto della terra e del lavoro dell’uomo. Questa coscienza che i doni della terra, con la creativa partecipazione dell’uomo, diventano anche doni da offrire al Signore e motivo di ringraziamento.