Tra i personaggi scelti come modelli a cui guardare e da imitare nella vita, nel programma dedicato ai laici di padre Luciano Lotti, Segretario Generale dei Gruppi di Padre Pio, non può mancare Don Lorenzo Milani, una figura che aveva a cuore chi non interessava agli altri: gli ultimi, i poveri.

Nasce a Firenze nel 1923, convertito al cristianesimo da adulto, la sua vita è stata breve ma intensa.
Prete rivoluzionario in campo educativo, applicava il Vangelo senza indugi. Con la scuola di Barbiana, ha ribaltato il modo di vedere la scuola tradizionale, concretizzando il suo significato vero “scholé otium” che vuol dire tempo libero, ozio, amore del sapere.
Per i suoi ragazzi la scuola doveva essere a tempo pieno!
365 giorni dalle 8 del mattino alle 8 di sera per imparare a vivere e ad essere liberi.
Così un giorno, dalle partite di calcio e ping pong e dal circolo ricreativo come facevano gli altri preti, don Milani riuscì a far avvicinare alla Chiesa quei giovani perduti, eliminando differenze culturali e sociali.
…quel “pretino che invece di accontentarsi di dire messa e dare la comunione” incominciava a dar vita ad un’esperienza educativa unica, rivolta ai giovani di quella comunità fortemente svantaggiati dal punto di vista economico oltre che geografico, rispetto ai “privilegiati”.
Mi interessa, I care, il suo motto…tramandato negli anni per dire che se vuoi veramente qualcosa per il bene dell’altro, lo ottieni prendendotene cura e nonostante critiche ed ostacoli.
Un prete fuori dal comune, dalle scelte nette e coraggiose, controcorrente ma coerente al Vangelo senza mezzi termini e mezze misure, don Lorenzo Milani.
Con o senza di lui, questo accadeva a chi gli era accanto.
Allora, viene spontaneo chiedersi: ma oggi ci sono “nuovi don Milani”?

A questa e a tante altre domande risponderà padre Luciano nel corso della puntata “Padre Pio – laici nel futuro” della prossima settimana.

Ore 10.30 su PadrePioTv.