“La legge italiana sul commercio delle armi è improntata a principi di trasparenza e controllo tutti da salvaguardare” Nicoletta Dentico, direttore generale di Medici Senza Frontiere, spiega i motivi del coinvolgimento dell’associazione nella battaglia perché la Legge 185/90 non venga di fatto elusa attraverso la ratifica dell’accordo europeo di Farnborough.
Intervenendo a “Mattino dieci”, ha affermato tra l’altro: “Con la nostra attività constatiamo, in ottanta paesi del mondo, gli effetti delle armi, di cui l’Italia, prima di questa legge, era quarto produttore. Credo sia umanitarismo preventivo il criterio che ci fa difendere i freni che la 185, approvata nel 1990, ha introdotto nel settore, fino ad allora senz’altro principio che il laissez-faire in ogni anello della catena. Non dimentichiamo poi che è la legge alla quale si è ispirato il codice di condotta europeo, purtroppo non ancora vincolante”.
Partita un anno fa in sordina, la battaglia per la difesa della 185 coinvolge molte diverse realtà laiche e cattoliche, e in questa fase è culminata in un sit-in di protesta davanti al Senato, con la presenza tra gli altri di padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, don Tonio Dell’Olio.
In risposta alle richieste dei manifestanti, la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha deciso di spostare la discussione sulle nuove norme di almeno una settimana, per una più attenta valutazione della materia prima del voto.
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