“Invece di cancellare il debito dei paesi poveri, come ci eravamo impegnati a fare, si stanno cancellando le norme che stabiliscono di farlo”.
E’ l’accusa che presidente della Focsiv(federazione di 56 organismi cristiani di volontariato internazionale), Agostino Mantovani, rivolge al governo Berlusconi, che con alcune norme inserite nella finanziaria allontana l’applicazione della legge di remissione del debito ai paesi poveri, già approvata all’unanimità dal Parlamento italiano nell’anno del Grande Giubileo.
“Era stata la proposta forte del Giubileo -ricorda Mantovani intervenendo al programma “Mattino dieci”- le Chiese, le organizzazioni internazionali l’avevano appoggiata. E dopo un lungo ed intenso dibattito era un fatto acquisito, per l’Italia, un atto di giustizia.E adesso la Camera ha innestato la marcia indietro. Chiediamo ai senatori di non confermare questa scelta, che annullerebbe lo sforzo, per cui l’Italia si era impegnata, di diminuire il divario tra il Nord e il Sud del mondo”.
Sulla questione si è espressa anche la Cei attraverso la Fondazione Giustizia e Solidarietà, che in una nota definisce le modifiche proposte nella legge finanziaria “malconcepite giuridicamente” e “frutto di uno spirito alternativo a quello che ha originato la legge”
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