Un sacerdote umile, allegro, generoso e innamorato di Cristo…il suo nome, Pablo Dominguez.
La sua vita è raccontata in un lungometraggio di Juan Manuel Cotelo, "L’ultima cima". Dopo il successo in Spagna, il film documentario è arrivato da poco nelle sale cinematografiche italiane e sta già contando numerose proiezioni grazie al passaparola, partito da internet, di Francesco Travisi, giovane fiorentino che ha preso a cuore questa storia.
Cos’ha di particolare questo “semplice” prete? Perché la sua vita desta tanto interesse? Probabilmente la risposta è semplice quanto lui.
Siamo disabituati a modelli di buoni sacerdoti, perché i media lasciano passare più spesso scandali e cattivi esempi. In realtà, di sacerdoti che servono Dio nell’anonimato e aiutano il prossimo ce ne sono. Don Pablo era uno di questi. Amante della montagna, per lui riflesso del sacro, realizza il suo sogno: morire su un monte.
Perde la vita a 42 anni, dopo aver raggiunto la vetta del Mocayo. Lascia un vuoto indescrivibile in chi l’ha conosciuto, ma ora che la sua storia è diventata nota anche a chi non ha avuto questa fortuna, ci si rende conto di quanto sia bello e possibile lasciare traccia di sé semplicemente amando!
Su Tele Padre Pio, nei prossimi giorni, sarà trasmesso il racconto di Francesco Travisi. È lui che ha avuto la felice intuizione di far conoscere, anche in Italia, la vita di un sacerdote “ordinario”, affinché sia d’esempio per gli altri, e guida per tutti verso una fede autentica.