L’entrata in vigore della Legge del Buon Samaritano , promossa dalla Fondazione Banco Alimentare , permette a tutte le organizzazioni che operano a fini di solidarietà sociale, riconosciute come ONLUS, di recuperare gli alimenti ad alta deperibilità (cibo cotto, alimenti freschi, etc) rimasti invenduti nel circuito della ristorazione (mense aziendali, scolastiche, etc) e di distribuirli ai bisognosi.
Ogni anno – ha ricordato Don Mauro Inzoli , Presidente della Fondazione, ai microfoni di Tele Radio Padre Pio – diverse tonnellate di alimenti pronti al consumo finiscono in pattumiera senza che sia possibile un loro riutilizzo. Dall’altro lato abbiamo il dato che indica un aumento degli utenti delle strutture di sostegno agli indigenti ed il proliferare di nuove forme di povertà. Il Disegno di legge del Buon Samaritano ha origine quindi dalla necessità di ridare valore al cibo che fino ad oggi veniva gettato, perché non consumato o invenduto, e di facilitare l’attività delle organizzazioni che distribuiscono viveri e generi alimentari ai bisognosi. La legge facilita il reperimento dei prodotti alimentari, poiché equipara le organizzazioni di riconosciute come ONLUS al consumatore finale.
I prodotti raccolti e distribuiti dal Banco Alimentare sono in modo particolare: carne in scatola, latte, yogurt, burro, formaggio, ortaggi e legumi, pasta secca, riso, pane e affini, dolci, frutta, succhi di frutta, olio, salse e condimenti, zucchero, uova, bevande, omogeneizzati, farine.
Fra le varie iniziative portate avanti dalla fondazione ricordiamo : La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Tale iniziativa nasce come un gesto di condivisione dei bisogni a livello popolare: i volontari del Banco invitano le persone che stanno per fare la spesa al supermercato ad acquistare alcuni generi alimentari per offrirli a chi ne ha bisogno.
Nella storia dei Banchi Alimentari in Europa, questo evento nasce 16 anni fa in Francia, per poi propagarsi ulteriormente negli altri Paesi europei dove esiste il Banco Alimentare.
In Italia questa esperienza inizia nel 1997 con un primo risultato di 1.600 tonnellate, per arrivare dopo 6 anni a 4.989 tonnellate di alimenti raccolti. Il giorno è, ogni anno, l’ultimo sabato di novembre, essendo questa la scadenza abituale concordata con la Fédération Européenne des Banques Alimentaires ”.