Quanto è importante la comunicazione nella missione e nel ministero del sacerdote? Lo abbiamo chiesto a don Sergio Tapia – Velasco, Prof. della Facoltà di Comunicazione Istituzionale Pontificia Università della Santa Croce (nella foto) in occasione della Giornata di Studio sul tema: “La comunicazione nella missione del sacerdote” promossa dalla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce nella giornata di oggi, mercoledì 18 novembre, come momento di formazione per i tanti sacerdoti e studenti di comunicazione in occasione di questo Anno Sacerdotale. “Penso che la comunicazione sia essenziale nella missione sacerdotale. Gesù non ha voluto fondare una Chiesa, nella quale, lui da solo, potesse gestire la salvezza. Gesù ha voluto contare su di noi, sui sacerdoti, sugli uomini. Per poter svolgere il nostro compito dobbiamo imparare a comunicare con i nostri fedeli. Ma non è soltanto una questione di comunicazione, di trasmettere un messaggio. Il sacerdote è comunicatore innanzitutto perché è uno strumento del quale Dio si serve per trasmettere grazie. E’ questa è la cosa più importante. Dio ci comunica la grazia attraverso i sacramenti… Senz’altro anche attraverso l’orazione … Ma Dio ha voluto puntare anche « sull’economia sacramentale » che non sarebbe possibile senza il sacerdote.”. La Giornata di studio sarà divisa in due momenti e arricchita dalla presenza e dalla testimonianza di tanti ospiti illustri tra i quali: S.E.R. Mons. Mauro Piacenza, Segretario della Congregazione per il Clero; Rev. Prof. Philip Goyret della Facoltà di Teologia Pontificia Università della Santa Croce; Rev. Prof. Mario Maritano, Preside-Decano della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche Pontificia Università Salesiana; Mons. Paul Tighe Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Rev. Giovanni D’Ercole, F.D.P. Segreteria di Stato della Santa Sede Collaboratore di RAI 2; Dott.ssa Alessandra Caneva Co-autrice della serie “Don Matteo” (RAI-Lux Vide). “Al mattino – continua il Prof. Tapia – verrà affrontata la funzione comunicativa del sacerdote in relazione alla sua consacrazione sacramentale. Sarà preso anche in esame l’esempio dei Padri della Chiesa nel loro ruolo di comunicatori e si concluderà con una riflessione pratica sull’omelia domenicale quale momento privilegiato della trasmissione della Parola. Durante la sessione pomeridiana si analizzeranno, invece, le conseguenze della testimonianza e della presenza del sacerdote nei diversi ambiti comunicativi: come dovrebbe mostrarsi nei mezzi di comunicazione, quale comportamento dovrebbe avere nelle circostanze in cui si rivela fonte informativa privilegiata. Per finire, si vaglierà l’impatto di “Don Matteo” come esempio di fiction che riesce a comunicare la bellezza della vocazione sacerdotale. A queste e ad altre domande cercheremo di dare delle risposte nel corso di questa giornata di studio e di lavoro”.