In occasione del 150esimo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe patrono della Chiesa universale, sarà in libreria questi giorni un’edizione speciale del libro di Don Tonino Bello “La carezza di Dio. Lettera a Giuseppe” (edizioni La Meridiana e Luce e Vita), pubblicato per la prima volta nel 1988.
L’introduzione è stata affidata al vescovo della diocesi di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia che scrive: “L’augurio è che, grazie alla lettura di questa Lettera a san Giuseppe, come pure di tutti gli altri numerosi scritti di don Tonino Bello, possa crescere e diffondersi la fama di santità dell’amato Servo di Dio e, con i suoi preziosi insegnamenti, possa maturare in tutti uno stile di vita cristiano sempre più coerente alla radicalità evangelica indicata da Gesù”.

Il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro, nella prefazione a lui affidata, cita la lettera apostolica con cui Papa Francesco esorta a meditare su San Giuseppe, quale figura paterna e la accosta a quella di don Tonino, scritta in occasione del convegno tenutosi ad Assisi nel 1987.
Sia il Pontefice che don Tonino evidenziano nelle loro riflessioni la grandezza di Giuseppe di Nazareth nel trasformare gli scarti del suo lavoro. Per il vescovo della “stola e del grembiule” questi scarti sono metafora di quelli generati dall’usa e getta dell’odierna società. Lo stesso Papa Francesco, dall’inizio del suo pontificato, ha pronunciato spesso questa parola. Ed è singolare, scrive Semerano, la sintonia delle parole di don Tonino e del Papa nella lettera Patris corde, che ha aperto l’anno giubilare per San Giuseppe.