Sono rientrati mercoledì scorso dopo aver scalato le pendici del Kilimangiaro, il monte più alto del continente africano. Protagonisti dell’impresa sono tre scalatori disabili, due coreani e uno olandese. “Kim Hong-bin e Kim So-young, i due scalatori coreani arrivati in vetta, hanno intrapreso l’avventurosa ascensione insieme all’olandese Tony Christiansen che però non è riuscito a raggiungere la cima ma si è dovuto fermare all’ultimo campo base posto a 5300 metri d’altezza. A darne notizia Maurizio Trezzi, caposervizio della redazione di superabile.it, all’interno del programma “Attenti a quei due…” in onda sulle frequenze di Tele Radio Padre Pio
“Il viaggio per superare la disabilità, così è stato definito dai protagonisti è durato oltre un mese e alla fine si è concluso con un successo. Kim Hong ha perso le mani per congelamento nel tentativo di scalare il Monte McKinley la vetta più alte del Nord Amercia in Alaska, nel 1991, ma non ha mai detto addio alle montagne e ha sempre continuato a scalare. Oltre alle ascese si è cimentato anche nei giochi di Paralympici come sciatore. Kim So, che ha sempre sofferto di mal di montagna durante l’ascensione, è cieco dopo aver perso gradualmente la vista dal 1989 e lavora come speaker per una stazione radiofonica. Anche se non è riuscito arrivare in vetta Christiansen si è dichiarato comunque felice della sua esperienza che non considera assolutamente un fallimento.
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