Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nella puntata del 19 marzo de “Il sabato del Convento” attraverso una serie di testimonianze sono state ricordate le migliaia di vittime innocenti di mafie, terrorismo e criminalità.

In collegamento da Foggia, Daniela Marcone, dell’ufficio presidenza di Libera, referente nazionale dell’associazione per l’Area memoria e figlia di Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio del registro di Foggia, vittima innocente di mafia, ucciso il 31 marzo 1995, ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime e l’impegno di tutti per una società più giusta.

Dalle parole di una figlia a quelle di una moglie Arcangela Petrucci moglie di Luigi e cognata di Aurelio, fratelli Luciani uccisi il 9 agosto del 2017 in un agguato di mafia nelle campagne di San Marco in Lamis dove si recavano ogni giorno a lavorare i campi.

«Quel giorno l’orrore della mafia è entrato in casa nostra e con esso anche un profondo dolore. Dopo quel giorno ho dovuto decidere se lasciarmi spegnere, annientare dalla sofferenza oppure rimboccarmi le maniche e fare qualcosa per migliorare la realtà in cui viviamo…e così ho fatto».
Ospite della seconda parte del programma Savino Zaba conduttore radiofonico e televisivo, cantante, attore, doppiatore showman a tutto tondo. Zaba ha raccontato il suo grande amore per la radio, gli esordi a Radio Arcadia il 24 giugno del 1987, il legame alla sua città d’origine: Cerignola, la passione per la scrittura con il libro “Beato a chi ti Puglia” e “Parole parole…alla radio”.

Ospite della parte finale del programma don Michele Nasuti, sacerdote della diocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo e notaio attuario del processo di beatificazione e canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina che si aprì il 20 marzo del 1983 con l’insediamento del tribunale ecclesiastico.


