Un milione di bambini che recitano insieme il Rosario per l’unità e la pace. È l’invito che il 18 ottobre, ormai da dieci anni, Aiuto alla Chiesa che Soffre rivolge ai bambini di tutto il mondo.
L’iniziativa, chiamata “Un milione di Bambini in Preghiera”, è nata nel 2005 a Caracas in Venezuela. Mentre un gruppo di bambini pregava, alcune donne presenti hanno avvertito la presenza della Vergine. Una di loro si è ricordata allora della promessa di Padre Pio: «Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà».
Da allora ogni anno, il 18 ottobre, attraverso le 21 sedi nazionali di ACS presenti in quattro continenti, la fondazione pontificia esorta tutti i bambini ad unirsi in preghiera.
Da sempre Aiuto alla Chiesa che Soffre unisce al sostegno della pastorale della Chiesa in tutto il mondo e alla denuncia delle limitazioni alla libertà religiosa, iniziative legate alla preghiera, in particolare alla promozione della preghiera del Rosario tra i bambini e per insegnare ai piccoli come recitarlo ha creato un apposito libricino, “Noi Bambini preghiamo il Rosario”, che dal 2009 ad oggi è stato tradotto in otto lingue e pubblicato in 600mila copie, diffuse da ACS in tutto il mondo.
Per questo ACS invita genitori, insegnanti e quanti lavorano nelle scuole, negli asili, negli ospedali, negli orfanotrofi ed in qualunque luogo vi siano gruppi di bambini, ad esortare i piccoli a recitare il Rosario. È possibile aderire all’iniziativa anche sui social network, attraverso l’hashtag #UnMilioneDiBimbi.
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