Un mezzo concreto ed efficace per festeggiare la Giornata dedicata ai diritti dell’uomo, da oltre cinquant’anni in calendario il 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani: domani e dopodomani migliaia di soci e di simpatizzanti di Amnesty International prenderanno parte, in tutto il mondo, alla Maratona Azioni Urgenti.
Oltre che in Italia, la maratona si svolgerà in Argentina, Australia, Austria, Azerbaigian, Barbados, Bahrain, Bermuda, Canada, Corea del Sud, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Giappone,
India, Israele, Islanda, Kenya, Malesia, Mongolia, Nepal, Nigeria, Pakistan, Paraguay, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Tanzania, Turchia e Ucraina.
http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/maratonaau.html
Un’azione urgente consiste nell’invio immediato di un elevato numero di appelli alle autorità degli Stati in cui delle persone stanno subendo gravi violazioni dei diritti umani e la cui vita o le cui condizioni di salute appaiono in forte pericolo. La tecnica è nata il 19 marzo 1973, data in cui Amnesty lanciò la prima azione urgente, in favore di Luz Rossi, arrestato e minacciato di tortura in Brasile a causa delle sue idee politiche. Da allora e per i successivi trent’anni, l’organizzazione ha lanciato decine di migliaia di azioni urgenti per scongiurare esecuzioni di condanne alla pena capitale, ottenere garanzie sull’incolumità di difensori dei diritti umani minacciati di morte, sospendere detenzioni in isolamento, porre fine alla tortura, assicurare cure mediche a chi ne ha urgente bisogno.
Lo scorso anno, solo in Italia, la Maratona ha prodotto oltre 4000 appelli. Rebecca Thompson, cittadina statunitense condannata a morte nell’Oman, ha ottenuto la commutazione della pena in 15 anni di carcere; Mao Hengfeng, attivista per i diritti delle donne in Cina, è stata rilasciata.