Le stime sulle devastanti conseguenze del ciclone Nargis che ha colpito la Birmania sono purtroppo destinate a salire: i morti potrebbero arrivare a 50.000 e il numero di coloro senza casa e bisognosi di acqua potabile, cibo, riparo e medicine superare la cifra di 2 milioni.
A fornirci una stima della situazione è Filippo Ungaro, responsabile della comunicazione di Save the Children, una delle più grandi Ong presenti in Birmania, con circa 500 operatori e 35 uffici nazionali.
L’organizzazione rileva che se le aree più colpite sono quelle del delta, tuttavia anche Yangon non è stata risparmiata e la situazione si sta deteriorando con centinaia di migliaia di persone che non possono accedere all’acqua potabile, cibo e riparo.
Nei negozi e mercati ci sono ancora generi alimentari disponibili ma i costi sono aumentati del 50% mentre quelli dei trasporti sono cresciuti del 1.000% al punto che molte persone non possono più recarsi a lavoro.
A preoccupare poi è l’imminenza della stagione delle piogge e le difficoltà che potrebbero essere amplificate dalla presenza al governo della Birmania di un regime militare molto chiuso.
Save the Children è operativa in 3 dei sobborghi di Yangon più colpiti, dove si stima siano almeno 50.000 le persone senza casa e attualmente riparate in monasteri, chiese e scuole. L’organizzazione internazionale sta provvedendo alla distribuzione di cibo, teli di plastica, tavolette per la potabilizzazione dell’acqua per un totale di 20.000 fra donne e bambini che beneficeranno dei primi soccorsi.
Save the Children Italia ha lanciato una raccolta-fondi per sostenere le attività d’emergenza. E’ possibile effettuare una donazione nei seguenti modi:
Bonifico bancario, causale Emergenza Birmania
Banca Popolare Etica
IT39U0501803200000000511550
Bic-Swift CCRTIT2184D
Bollettino postale, causale Emergenza Birmania
C/C POSTALE n.43019207
Intestato a Save the Children Italia ONLUS
Via Volturno 58 – 00185 Roma
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