Si svolgerà dal 3 al 6 aprile presso la “Cittadella di Assisi” un Convegno di studi per commemorare la figura di don Tonino Bello, Terziario Francescano, Vescovo di Molfetta e Presidente nazionale di Pax Christi, in occasione della ricorrenza del X anniversario della morte dal tema: Don Tonino Bello costruttore di speranza nella Chiesa italiana di fine novecento.
“Il Convegno intende mettere a fuoco le problematiche relative all’azione pastorale e profetica di don Tonino Bello – ha dichiarato il Prof Donato Valli, presidente della Fondazione don Tonino Bello, ospite ai microfoni di Radio Padre Pio nel corso del programma << Di Terra e Di Cielo >> – precisando il contributo dato dalle sue meditazioni sia in campo teologico, sia in quello pastorale e sociale. Pertanto le relazioni fondamentali, che saranno affidate a studiosi e specialisti nei vari campi dell’ecclesiologia contemporanea, riguarderanno i seguenti aspetti: gli approfondimenti teorici e pratici della dottrina della Chiesa del dopo – Concilio; le proposte e le azioni da compiere per fondare e diffondere la cultura della politica della pace nel mondo; mettere in risalto il tema della povertà, dell’emarginazione e della miseria spirituale, economica, morale che è sempre più presente nella nostra società e che deve scuotere le nostre coscienze; la testimonianza di un francescanesimo divenuto modello di vita interiore e motivo di speranza per l’umanità intera”.
Il Convegno è stato organizzato dalla Biblioteca Pro – Civitate Christiana di Assisi ( Perugia ) e dalla Fondazione Don Tonino Bello di Alessano ( Lecce ).
Ad intervenire saranno ospiti illustri come: Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, il Prof. Donato Valli, presidente della Fondazione don Tonino Bello, Dott. Claudio Ragaini, vicedirettore di Famiglia Cristiana, Mons Tommaso Valentinetti, Vescovo di Termoli – Larino e Presidente Nazionale di Pax Christi, e tanti altri ospiti che racconteranno la propria testimonianza legata alla figura di don Tonino Bello.
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Tutti sono passati da Alessano – conclude il prof. Valli – a rendere omaggio al Vescovo dell’umiltà messaggero di pace. Chi lo ha conosciuto ed ha avuto modo di conoscere la terra da cui proveniva, non si sarà meravigliato quando il giorno del suo funerale a Molfetta ha udito anche il mare piangere con il lamento delle sirene dei pescherecci. Don Tonino sapeva ascoltare la voce della terra e del mare, per questo sapeva parlare con il cuore e solo con quello. Sono state parole sante, arricchite da gesti ed opere indimenticabili. In questo senso l’accoglienza in diversi tempi di sfrattati, albanesi e africani immigrati nella sua casa, così come gli interventi e le omelie che accompagnano e scandiscono il cammino della Diocesi, la riflessione in occasione di eventi drammatici (l’uccisione del sindaco di Molfetta, l’assassinio di una guardia campestre, la commemorazione di Mons. Romero ed altri…) Ma ricordiamo soprattutto il suo impegno per la Pace e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo o ascoltare le sue omelie ricorderanno una delle sue esortazioni che mette in evidenza come egli credeva nella pace : << Coraggio, allora! Nonostante questa esperienza frammentata di pace, scommettere su di essa significa scommettere sull'uomo. Anzi, sull'Uomo nuovo.
Su Cristo Gesù: egli è la nostra Pace. E lui non delude >>”.
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