In zona Gordiani, nel quartiere prenestino, alla periferia di Roma, c’è un sacerdote, don Stefano Meloni, che ha fatto della parrocchia di S. Maria della Misericordia un punto di riferimento per l’intero quartiere. Un luogo dove trovare aiuto e conforto e un cuore aperto sempre pronto ad accogliere. Accanto alla parrocchia c’è la piccola “Casa d’accoglienza san Giovanni Calabria”, fondata da don Stefano nel 1999, per ospitare chi vive per strada, per offrire una casa a chi una casa non ce l’ha. Agli ospiti viene offerto un tetto sotto il quale sentirsi protetti, un letto dove poter dormire e pasti caldi. Alla gestione della casa collaborano anche le altre parrocchie del quartiere Prenestino e sono tanti i volontari che offrono il loro aiuto, fanno la spesa, cucinano, lavano i piatti, rendono il centro una vera e propria casa. Fino agli anni ’60 questa zona di Roma era chiamata la Borgata Gordiani, una baraccopoli abitata da povera gente, formata da gruppi di casette a un piano, costruite con materiali di risulta, prive di acqua corrente, di luce e di bagni. Negli anni la zona è stata riqualificata e oggi il quartiere, parte del Municipio Prenestino-Labicano è molto cambiato, anche se restano ancora le ferite tipiche di un quartiere per lungo tempo tagliato fuori. Don Stefano ha imparato ad essere al fianco degli ultimi e dei dimenticati fin da giovane, fin da quando, facendo volontariato in una casa d’accoglienza delle suore di Madre Teresa di Calcutta, ha capito che la sua strada sarebbe stata quella di servire il Signore e il prossimo. Si capisce subito questo, se ci si ferma anche solo dieci minuti all’ingresso della sua Chiesa ci si accorge del continuo via vai di gente che si rivolge a lui per qualunque problema: pagare una bolletta, comprare delle medicine, e molto altro. La Casa d’accoglienza san Giovanni in Calabria ha tutta l’aria di essere un posto dove ci si sente in famiglia, ci sono le regole da rispettare certo, ma gli ospiti che abbiamo trovato qui e i volontari che gestiscono la casa, non sono estranei che si incontrano ma diventano parte di un progetto comune. Don Stefano è la loro guida, per tanti è stato colui che li ha salvati dalla strada e c’è ancora qualcuno che non se lo dimentica e ricambia il dono dandosi da fare come può per aiutare a “portare avanti la baracca”.
In morte di Papa Francesco. Fr. Francesco Dileo
La lettera del Ministro della religiosa provincia "Sant'Angelo e Padre Pio" Provinciale fr. Francesco Dileo in morte di Papa...