ll Gioco degli Specchi è un progetto di Atas Cultura e del Comune di Trento. Ideato da Maria Rosa Mura, vive con la partecipazione di tutti i cittadini e le associazioni che si riconoscono nei valori di pace, solidarietà internazionale e dialogo interculturale. Propone la letteratura, uno dei modi principali per esprimersi e per farsi conoscere, come luogo d’incontro con l‘alterità, luogo di riconoscimento e di colloquio. Pone l’attenzione in particolare sulla letteratura dei migranti, degli immigrati e degli emigrati. Si vogliono conoscere gli autori, la situazione attuale degli studi sul tema e anche considerare il discorso di genere. L’edizione di quest’anno vivrà una intensa giornata mercoledì 7 novembre; presso la Sala Affreschi della Biblioteca Comunale Centrale di Trento, infatti, è previsto il secondo degli incontri autunnali di LEZIONI DI GEOGRAFIA. Un momento dedicato alla descrizione del territorio, della popolazione, delle culture e delle ricchezze dei paesi di provenienza degli immigrati che oggi vivono in Trentino, il tutto strettamente legato al racconto dell’esperienza personale della migrazione. Protagonista sarà il Sudan incentrando l’attenzione sulla sua storia recente; saranno sviluppati dati geografici, storici e politici del paese, la società con i
suoi problemi, le suddivisioni in etnie, le diversità culturali e ancora la religione, il ruolo della donna e le novità di sviluppo degli ultimi anni. Interverrà Abdelazim Ali Adam Koko, giornalista sudanese responsabile del “Centro Astalli” di Trento. Rifugiato politico, la sua
vicenda viene raccontata nel libro “La notte della fuga. Storie di rifugiati in Italia”, edito da Avagliano nel 2005. Il gioco degli Specchi chiuderà il 2007 parlando dell’Ecuador, martedì 4 dicembre. Dedicato alle classi, ma aperto al pubblico, il ciclo, che continuerà anche nel 2008, ha ottenuto il riconoscimento ai fini formativi per gli insegnanti dall’Assessorato all’Istruzione della Provincia Autonoma di Trento.
Come è nata la devozione di Papa Francesco per Padre Pio?
Nel 1928, fu il cappuccino ligure, padre Antonio Durante (morto in concetto di santità nel 1970), a portare, in Argentina,...