“Il canone Rai va pagato, ma il servizio offerto dalla tv pubblica è molto carente“.
Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart, l’associazione di telespettatori vicina alla Conferenza episcopale italiana, prende di mira gli spot trasmessi dalle reti pubbliche.
“Per favore, pagate il canone! E’ con questo slogan –afferma provocatoriamente Borgomeo- che la Rai dovrebbe rivolgersi ai telespettatori, e non con gli insulsi, insistenti ed irritanti spot di questi giorni. In effetti ci vuole una gran faccia tosta nel pretendere di convincere a pagare una tassa, mentre il servizio è carente su tutti i piani: informazione sempre più faziosa, spettacolo avvilito da programmi demenziali e offensivi della dignità e dell’intelligenza dei telespettatori…
sulla cultura poi stendiamo un velo pietoso”.
Borgomeo torna anche a denunciare l’inadeguatezza della legge Gasparri ed il silenzio della Commissione parlamentare di vigilanza.
Intanto, per proteggere i telespettatori più piccini(che secondo recenti dati trascorrono in media 4 ore davanti al piccolo schermo), l’associazione ha chiesto a tutte le emittenti, pubbliche e private, di togliere la pubblicità durante i cartoni animati.