04 maggio
Tommaso Acerbis nasce ad Olera, nel bergamese, nel 1563. Rimasto analfabeta perché nel suo comune mancavano di scuole, visse con i genitori la povertà. Fino ai 17 anni fece il pastorello perché poi, il 12 settembre del 1580, entrò nell’Ordine Francescano dei Cappuccini nel convento di Verona. Qui imparò a leggere e a scrivere. Fece la sua professione il 5 luglio del 1584 e ricevette l’incarico di questuante.
Nei suoi giri fra le popolazioni convertiva, incitava al perdono, operava riappacificazioni, visitava e confortava ammalati, incoraggiava i poveri, denunciava il male. Il suo apostolato trovava la forza nella preghiera notturna, nelle penitenze che infliggeva al suo corpo, ai digiuni. Incoraggiò molte vocazioni soprattutto di suore, a Vicenza e a Rovereto promosse la costruzione del monastero delle cappuccine nei pressi di Porta Nuova. nel 1619 su richiesta dell’arciduca del Tirolo, Leopoldo V d’Asburgo, fu destinato ad Innsbruck come questuante. Divenne guida spirituale delle Vergini di Hall che era un centro di educazione per le ragazze nobili tirolesi. Con lettere e colloqui guidò spiritualmente le arciduchesse d’Asburgo Maria Cristina ed Eleonora, sorelle di Leopoldo V, al quale insieme alla moglie Claudia de’ Medici, dedicò frequenti incontri nel loro palazzo e molte lettere. Seguì la vita spirituale dell’imperatore d’Austria Ferdinando II, convertì al cattolicesimo il luterano duca di Weimar, la vedova di Giorgio Fleicher, Eva Maria Rettinger che divenne badessa nel monastero delle benedettine di Salisburgo.

Era un semplice frate laico che sapeva parlare di Dio suscitando stupore e meraviglia. L’obbedienza e l’umiltà lo fecero diventare il “fratello della questua” per quasi 50 anni. Tre volte si recò in pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto e fu il promotore della costruzione della prima chiesa di lingua tedesca, dedicata all’Immacolata Concezione, chiesa che viene considerata monumento nazionale dell’Austria. Frate Tommaso da Olera morì il 3 maggio 1631 a Innsbruck e venne sepolto nella cripta della Cappella della Madonna, nella locale chiesa dei Cappuccini. Il 21 settembre del 2013 il cardinale Angelo Amato lo dichiarò beato.