“Non è con i corsi alle autoscuole che si recupera l’automobilista indisciplinato, o che omette di prestare soccorso o che gareggia in velocità con altre macchine. In tali casi infatti si tratta di comportamenti consapevolmente adottati in violazione delle regole, non per imperizia!”
Paolo Landi, segretario generale Adiconsum (associazione difesa consumatori e ambiente) è drastico nelle osservazioni sui provvedimenti varati dal governo per combattere le stragi sulle strade. Tra questi, la nuova patente a punti, pienamente appoggiata dai consumatori: “L’abbiamo richiesta anche noi, come strumento per rendere più consapevole la guida e per ridurre il numero spaventoso di morti e feriti. Tuttavia nel provvedimento vanno corrette alcune cose. Ad esempio non è accettabile che occorrano tre anni di comportamento virtuoso per recuperare i punti, con l’alternativa di ‘acquistarli’ alle autoscuole: il riaccredito dei punti va incentivato con un meccanismo del tipo bonus-malus, mentre l’aspetto commerciale del recupero va eliminato.
Inoltre, respingiamo in toto la decisione di quadruplicare le sanzioni: forse qualcuno dimentica che la maggior parte degli stipendi sono di 1000 euro al mese!
Le critiche colpiscono anche il trattamento speciale riservato ai neopatentati: “Il raddoppio delle penalità –ha aggiunto il segretario generale Adiconsum- è contrario a tutti i nuovi studi sulla psicologia del rischio nei giovani: si rischia di produrre l’effetto opposto. Ed è anche un provvedimento incostituzionale.
Riteniamo quindi che questo decreto, per essere più efficace ed equilibrato, debba essere corretto dal Parlamento. Ed infine chiediamo l’apertura di un tavolo sulla sicurezza delle strade e dei veicoli, verificando anche la disponibilità delle compagnie di assicurazione ad investire su prevenzione e sicurezza”.