<< La Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” opera a Terni dal 1992 e incoraggia ogni iniziativa volta ad informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle emergenze locali e su quelle dei paesi dell'Est Europeo ed in via di sviluppo in Africa, Asia ed America Centro - Meridionale, sostenendo il principio della cooperazione tra essi, l'Italia, la Comunità Economica Europea e le altre potenze industrializzate >>.
Ha esordito con queste parole, Alberto Bonifazi , presidente della Fondazione “Aiutiamoli a vivere” ai microfoni di Tele Radio Padre Pio nel corso del programma “Di Terra e Di Cielo” nella rubrica dedicata al volontariato e alla solidarietà.
<< Tutto iniziò nel 1988 – continua i Alberto Bonifazi - con una manifestazione ciclistica inconsueta: 2.500 chilometri a tappe da Terni a Minsk. Hanno partecipato un gruppo di termani amanti della bicicletta, accomunati dallo scopo di superare le frontiere per aiutare la pace. Ma nel 1991, alla quarta edizione della Terni – Minsk, durante una delle cene ufficiali nella capitale della Bielorussia, una dottoressa del luogo concluse il suo discorso che queste iniziative erano belle, ma che lei lavorava in un ospedale nel quale mancavano le attrezzature e le medicine per i bambini.
Il disperato appello della dottoressa dell'Ospedale n. 9 di Minsk arrivò al cuore dei cicloamatori presenti e fu accolto, in particolare, da quelli che vollero trasformare la loro esperienza dal valore eminentemente simbolico in una esperienza di vita che, da allora, non ha cessato di rinnovarsi >>.
Per avere poco più di dieci anni di vita, la Fondazione “Aiutiamoli a vivere” ha avviato e realizzato un bel numero di iniziative e ha comitati di famiglie in tutta Italia.
<< La più imponente, tra le iniziative – conclude il presidente della Fondazione – consiste nel far arrivare in Italia, ogni anno circa 4.500 bambini bielorussi, che trascorrono un mese nel nostro Paese per far scorta di alimentazione sana ed eventuali cure mediche che permetteranno loro di affrontare l’inverno con maggiori difese immunitarie.
Poi ci sono i Tir della Speranza che partono due volte l’anno per trasportare aiuti ( medicinali, vestiario, generi alimentari, materiale scolastico ) che vengono consegnati ai diretti interessati; ancora ricordiamo le 120 “adozioni a distanza” di altrettanti studenti universitari orfani. Vorrei ricordare, inoltre, che in provincia di Vitebsk è stata realizzata una “scuola – fabbrica” che ora, grazie al riconoscimento del Governo bielorusso, è in grado di fornire un diploma: si impara a diventare falegnami, informatici, agricoltori, sarti.
Ma sono tantissimi i progetti e le attività in corso per cui l’ appello che faccio a nome di tutta la Fondazione è : “Tendiamo una mano a chi ne ha bisogno” >>.
E-mail per informazioni: fondaav@tin.it
Telefono: 0744 – 279560 – 220079