“Richard Harris era un uomo dalla personalità magnetica, un cattolico militante come solo gl’irlandesi sanno essere: quando parlava di questo Papa si capiva che provava un amore direi passionale”. Luca Bernabei, produttore di “San Giovanni – L’Apocalisse”, l’evento-tv che conclude domani in prima serata su Raiuno il ciclo dedicato alla Bibbia coprodotto da Lux Vide e vari partner internazionali, ricorda in un’intervista a “Mattino dieci” il grande attore scomparso, settantaduenne, il 25 ottobre scorso. A lui il film –firmato dal regista Raffaele Mertes- è stato dedicato. Harris, che interpreta superbamente l’apostolo Giovanni negli ultimi scorci della lunga vita, dieci anni fa aveva vestito i panni del protagonista anche nella prima opera della serie, “Abramo”, ancor oggi citata dai critici cinematografici come ottimo esempio di racconto biblico per immagini.
“Mi ha confidato di essersi emozionato come non gli capitava da molti anni –aggiunge Bernabei citando alcune confidenze del grande attore durante la lavorazione del film- del resto bastava guardare la troupe quando si giravano le sue scene: avevano tutti il fiato sospeso, e spesso alla fine scattava l’applauso. Richard Harris catturava l’attenzione perché andava oltre la sua pur straordinaria professionalità. Il suo era un carattere forte, irruento, un vero turbine”.
Chiudendo l’intervista, il giovane produttore, figlio d’arte (il padre Ettore ha fondato la casa di produzione dopo alcuni decenni alla guida della Rai) ha anche manifestato l’intenzione di cominciare al più presto una serie sulla famiglia, invitando tutti i cattolici a chiedere che in televisione vengano raccontate anche vicende positive, normali, di realtà sentimentali e familiari positive ed ottimiste.
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