Ha parlato del rapporto tra l’Eucaristia e la nostra vita Papa Francesco nella consueta Udienza Generale del mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro.
"Come viviamo l’Eucaristia? Quando andiamo a Messa la domenica, come la viviamo? È solo un momento di festa, è una tradizione consolidata, è un’occasione per ritrovarsi o per sentirsi a posto, oppure è qualcosa di più?" – ha domandato il Papa ai presenti, spiegando tre segnali molto concreti per capire come viviamo l’Eucaristia
"Il primo indizio è il nostro modo di guardare e considerare gli altri. Quando partecipiamo alla Santa Messa, ci ritroviamo con uomini e donne di ogni genere (…) Ma l’Eucaristia che celebro, mi porta a sentirli tutti, davvero come fratelli e sorelle? Mi spinge ad andare verso i poveri, i malati, gli emarginati? Mi aiuta a riconoscere in loro il volto di Gesù?".
"Un secondo indizio, molto importante, è la grazia di sentirsi perdonati e pronti a perdonare. Noi andiamo a Messa perché siamo peccatori e vogliamo ricevere il perdono di Dio, partecipare alla redenzione di Gesù, al suo perdono. Quel ‘Confesso’ che diciamo all’inizio non è un ‘pro forma’, è un vero atto di penitenza! Io sono peccatore e lo confesso, così comincia la Messa! In quel pane e in quel vino che offriamo e attorno ai quali ci raduniamo si rinnova ogni volta il dono del corpo e del sangue di Cristo per la remissione dei nostri peccati. Dobbiamo andare a Messa umilmente, come peccatori e il Signore ci riconcilia".
"Un ultimo indizio prezioso ci viene offerto dal rapporto tra la celebrazione eucaristica e la vita delle nostre comunità cristiane. La missione e l’identità stessa della Chiesa sgorgano da lì, dall’Eucaristia, e lì sempre prendono forma. Una celebrazione può risultare anche impeccabile dal punto di vista esteriore, bellissima, ma se non ci conduce all’incontro con Gesù Cristo, rischia di non portare alcun nutrimento al nostro cuore e alla nostra vita. Attraverso l’Eucaristia, invece, Cristo vuole entrare nella nostra esistenza e permearla della sua grazia, così che in ogni comunità cristiana ci sia coerenza tra liturgia e vita".
Il Papa ha concluso la catechesi invitando a vivere l’Eucaristia "con spirito di fede e di preghiera, di perdono, di penitenza, di gioia comunitaria, di preoccupazione per i bisognosi e per i bisogni di tanti fratelli e sorelle, nella certezza che il Signore compirà quello che ci ha promesso: la vita eterna".