Il Rione Sanità, noto quartiere nel cuore di Napoli, sorge ai piedi della collina di Capodimonte, a nord del nucleo storico della Città. È un rione famoso, noto per aver dato i natali a Totò e per essere stato set di diversi importanti film, come l’Oro di Napoli o Ieri, Oggi e Domani e di alcune commedie di Eduardo de Filippo, come Il Sindaco del Rione Sanità e Il Cilindro. Ma il Rione Sanità col tempo è diventato tristemente famoso anche, purtroppo, per i sanguinosi e drammatici episodi criminali legati alla camorra. Teatro di faide e regolamenti di conti, Sanità è un quartiere complicato e difficile, al centro della città ma nello stesso tempo tagliato fuori. Ma nel “Quartiere” la storia e la cultura si respira ad ogni angolo ed è proprio partendo da questo, dalla cultura e dalle bellezze del quartiere che un sacerdote, don Antonio Loffredo, parroco della Basilica di santa Maria alla Sanità, ha vinto la sua sfida: trasferire ai tanti giovani del quartiere l’amore per la bellezza e la cultura, recuperare l’immenso patrimonio storico-artistico e renderlo vivo, rendere viva la speranza di un riscatto, di una vita diversa. Ha radunato giovani, don Antonio, ha creato posti di lavoro, sfruttando l’energia del quartiere, ridando la luce a opere d’arte e forza giovanile. Sono tanti i giovani, quasi tutti con meno di 30 anni, che si sono messi insieme dando vita a cooperative che hanno lo scopo di riscoprire e valorizzare l’immenso patrimonio storico e artistico del quartiere. In particolare la cooperativa La Paranza che gestisce le Catacombe di Napoli, proprio lì, nel Rione Sanità, sotto la collina di Capodimonte. La cooperativa, costituita nel giugno del 2006 da giovani del quartiere, attraverso la promozione del territorio, della sua storia, della sua cultura, ha avviato un processo di recupero volto a rilanciare una zona altamente disagiata che nasconde una grande bellezza e tante risorse. Una nuova mentalità, quella dei giovani della cooperativa La Paranza, proiettata verso il lavoro, ispirata ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione, convinti che qualcosa possa cambiare. E a quanto pare i numeri sono dalla loro parte visto che, come ci dice Vincenzo Porzio, socio fondatore della Paranza, «le visite alle Catacombe sono passate dai 6.000 visitatori del 2006 ai 40.000 di oggi.» Lui ci è nato è cresciuto a Sanità, ama questo quartiere, la sua bellezza e la sua storia, «qui trovi la vera napoletanità – ci spiega – qui si sono conservate tradizioni che ti raccontano la vera Napoli e che fuori non trovi più».
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