L’esempio di mons. Francesco Saverio Toppi, frate cappuccino e Arcivescovo Prelato di Pompei, ci fa riflettere sui frutti che lo Spirito Santo fa maturare negli uomini semplici, ed è proposto all’interno della puntata odierna di “Verso gli Altari”.
Mons. Toppi trascorse la sua esistenza dedicandola completamente a Gesù, concretizzando nella realtà ogni suo insegnamento. Dolcezza e umiltà, accompagnate da una intelligenza colta e raffinata, fecero di lui un punto di riferimento per l’ordine cappuccino, e in seguito, anche per i devoti del Santuario di Pompei, amato da tutti per la sua capacità di ascolto e la sua umanità.
Non meno intensa fu la sua devozione alla Vergine Maria che si riflesse anche nella composizione della “Preghiera della Chiesa di Pompei” recitata tutt’oggi. Morì il 7 aprile del 2007 esprimendo il desiderio di essere sepolto nella cripta del Santuario della Beata Vergine di Pompei per fare da “piedistallo sotterraneo al trono di Maria”.
Parleremo poi di un uomo di Pace nell’Europa in guerra: Tito Brandsma. Appartenente all’Ordine dei Fratelli della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, di origine olandese, giunse al martirio affrontando serenamente ogni genere di sofferenze e di umiliazioni in nome della libertà di espressione, soprattutto attraverso la stampa cattolica, durante l’occupazione nazista.
Strenua fu la sua difesa della Chiesa e della dignità dell’uomo, offrendo un esempio di carità verso i compagni di detenzione nel campo di concentramento di Dachau e verso gli stessi carnefici. Un messaggio, il suo, che oggi risuona di un’attualità sconcertante.
L’appuntamento di questa settimana si apre con un approfondimento su p. Matteo da Agnone, “un umile servitore della Misericordia di Dio”. Frate cappuccino del XVI secolo, la cui genuina spiritualità resta comunque forte e attuale anche ai giorni nostri.