31 marzo
Natalia Tulasiewicz nasce il 9 aprile del 1906 a Rzeszów, in Polonia. Insegnò nella città di Poznan, e durante l’occupazione militare tedesca nella sua patria partì liberamente, insieme ad altre condannate ai lavori forzati, per il Terzo Reich per infondere loro un sollievo spirituale.

Quando nell’aprile 1944 la Gestapo la scoprì, la arrestò. Venne torturata, umiliata. Il Venerdì Santo tenne alle prigioniere una conferenza sulla passione e risurrezione del Signore. Due giorni dopo, vigilia del giorno di Pasqua, venne condannata a morte nel campo di Ravensbrück, nei pressi di Brandeburgo, morendo nella camera a gas. Venne elevata agli onori degli altari insieme ad altre 108 vittime della stessa persecuzione nazista, da Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno del 1999. Il Martyrologium Romanum la commemora il 31 marzo.