A distanza di quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, le sofferenze si moltiplicano e c’è urgente bisogno, come sottolinea Papa Francesco, di “un gesto della chiesa universale che in questo momento drammatico porta a Dio attraverso la madre sua e nostra il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza e affida l’avvenire all’umanità alla regina della pace la invito dunque a unirsi in tale atto convocando i sacerdoti religiosi al popolo di Dio”.
Sono tante le diocesi che hanno risposto all’appello del Pontefice per la pace in Ucraina e tutte si stanno mobilitando, oltre che nella solidarietà, nella preghiera, mettendo in atto iniziative con il coinvolgimento dei fedeli. Veglie di preghiera, celebrazioni e adorazioni eucaristiche, ascolto di testimonianze, digiuno, carità.
Qui, uno stralcio della lettera inviata dal Papa ai vescovi del mondo per riunire i credenti nella preghiera del 25 marzo con la Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria:
(…) Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.
Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace. (…)