17 gennaio
Antonio nasce a Coma, in Egitto, verso il 250 da un’agiata famiglia di agricoltori. Verso i 18-20 anni rimane orfano con un ricco patrimonio da amministrare e una sorella più piccola da crescere ed educare.
Ma attratto dall’ammaestramento evangelico: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi». Decise, allora, di dare quello che aveva ai poveri riservando per lui e per la sorella solo poche cose. Dopo qualche tempo, diede ai poveri anche ciò che gli rimaneva, trasferì la sorella in un monastero e lui si ritirò a fare una vita penitente nel deserto.

Antonio si dedicò alla vita ascetica e contemplativa. Mangiava quel poco di cibo che si procurava, dormiva sulla nuda terra e consumava in ogni modo il suo corpo con rigorosissime penitenze ottenendo così la vittoria sul demonio, ma le prove non cessavano. Nel chiedere sostegno ad altri asceti che lo incoraggiavano, confermò con più forza la sua scelta eremitica. Si inoltrò prima in una grotta vicino al villaggio di Coma, poi si spostò verso il Mar Rosso. Affrontare un’ascesi così austera non era una cosa semplice e non tutti potevano viverla perché si rischiava di andare fuori di testa. Non era il caso di Antonio: veniva attaccato dal demonio che gli dava consigli per spingerlo verso l’esaurimento fisico e psichico e per disgustarlo della vita solitaria.
L’eremita invece resistette e acquistò, con l’aiuto di Dio, il “discernimento degli spiriti”, ossia la capacità di riconoscere gli spiriti maligni dalle vere presenze angeliche. Col tempo, Antonio accolse le tante richieste di persone che volevano diventare suoi discepoli e che incominciavano ad abitare vicino a lui. A loro il Santo raccomandava la custodia del cuore perché si potesse rimanere vigili e attenti a discernere il Bene dal Male, la costanza, le esortazioni vicendevoli e la pratica delle virtù. I suoi discepoli tramandarono alla Chiesa la sua sapienza, raccolta in 120 detti e in 20 lettere. Nella Lettera 8, sant’Antonio scrisse ai suoi: «Chiedete con cuore sincero quel grande Spirito di fuoco che io stesso ho ricevuto, ed esso vi sarà dato». Morì il 17 gennaio del 356 gennaio all’età di 106 anni.