C’è una associazione, senza scopo di lucro, che opera su tutto il territorio nazionale offrendo scambi scolastici e dialogo interculturale, si chiama Intercultura. Già nel lontano 1914 gli americani decisero di offrire agli studenti la possibilità di studiare all’estero, facendo volontariato e cercando di far capire a tutti l’importanza dello scambio interculturale, questa possibilità nasce così anche in Italia nel 1955. Lo scambio avviene attraverso i giovani, facendo per loro dei programmi di studio all’estero e in Italia per i ragazzi stranieri che decidono di venire a studiare nel nostro paese. Punto di forza è la reciprocità: così come si accolgono ragazzi nelle famiglie ospitanti, si possono mandare i ragazzi italiani a studiare all’estero. Ma lo scopo principale dell’associazione è sensibilizzare la dimensione internazionale attraverso i volontari (in Italia sono circa tre mila) che si impegnano per la associazione stessa. Accogliere e aiutare ad accogliere nelle famiglie giovani studenti provenienti da altri paesi. Rende bene l’idea il loro slogan: “creare cittadini nel mondo”. Non si tratta ovviamente di “vacanze” all’estero, infatti è richiesto impegno da parte dei ragazzi che potranno avere fino a 18 anni, e che potranno vivere questa esperienza come studenti capaci. La fondazione aiuta inoltre anche i ragazzi che non possono permettersi di studiare all’estero dando loro sostegno e aiuto, attraverso le tante iniziative: “Apri la tua casa al mondo”, o “Aggiungi un posto a tavola” per esempio, perché è inevitabile diventare una grande famiglia.
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