Saranno più di cento i sacerdoti, provenienti da diverse parti del mondo, i partecipanti alla prima “Settimana internazionale della Riconciliazione”, che si svolgerà a San Giovanni Rotondo nell’aula “Maria Pyle” all’interno del complesso della chiesa di San Pio da Pietrelcina, organizzata in fraterna collaborazione tra il Segretariato Generale della Formazione dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e il Santuario di Padre Pio.
Per l’apertura ufficiale dei lavori, lunedì 14 marzo, alle ore 9,30, è previsto un telegramma del Santo Padre, Papa Benedetto XVI. E sarà uno dei più grandi teologi e filosofi italiani, mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti – Vasto, ordinato vescovo dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, a tenere la prima conferenza ai sacerdoti, alle ore 16,30, sul tema “Il sacramento dimenticato. Il sacramento della riconciliazione in un mondo secolarizzato».
La mattina del giorno seguente il cappuccino Paolo Martinelli, preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità presso la Pontificia Università Antonianum parlerà de “Il mistero del male e la libertà del nostro tempo”. Nel pomeriggio, invece, il card. Albert Vanhoye, si soffermerà su “La riconciliazione nella Bibbia”. Il porporato gesuita è stato definito da Benedetto XVI «un grande esegeta dei nostri tempi».
La conferenza della mattina del 16 marzo avrà per tema “Le confessioni di Padre Pio: un argine alla secolarizzazione?” e sarà tenuta da fr. Luciano Lotti, teologo e direttore della rivista “Studi su Padre Pio”. Nel pomeriggio i convegnisti potranno approfondire e vivere il sacramento attraverso una liturgia penitenziale presieduta da fr. Mariosvaldo Florentino, cappuccino, liturgista e vice provinciale del Paraguay.
Il 17 marzo il redentorista padre Sabatino Majorano, preside emerito e docente presso la Pontificia Accademia Alfonsiana, parlerà de “Il confessare come dialogo salvifico”, mentre nel pomeriggio tre gruppi di interesse si confronteranno su un unico tema, “Il senso del peccato nella postmodernità”, in tre lingue e altrettanti contesti culturali (italiano per l’Europa animato dal cappuccino polacco fr. Jordan Sliwinski, direttore della Scuola per i Confessori in Polonia e docente all’Università Jaghellonica di Cracovia; spagnolo per l’area dell’America Latina animato da fr. Carlos Novoa, definitore generale dei Frati Minori Cappuccini; inglese per l’emergente contesto asiatico animato dal vescovo cappuccino mons. Joseph Nacua, che svolge il suo ministero nella diocesi di Ilagan, nelle Filippine).
Nell’ultima giornata di lavori sono previste due conferenze al mattino: la prima dell’arcivescovo Gianfranco Girotti, frate conventuale, reggente della Penitenzieria Apostolica su “La situazione odierna del sacramento della Riconciliazione”; la seconda del padre Donald Kos, ufficiale della Penitenzieria Apostolica e procuratore generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, su “Penitenzieria Apostolica – competenze e ricorso”. Nel pomeriggio, dopo le conclusioni di fr. Luciano Lotti, il convengo terminerà con una solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro.
La “Settimana internazionale della Riconciliazione” prevede anche due appuntamenti di carattere più culturale: una visita guidata ai mosaici della rampa e della chiesa inferiore di San Pio da Pietrelcina, con le spiegazioni dell’autore, il gesuita padre Marko Ivan Rupnik, prevista per la sera del 15 marzo, alle ore 21,30; il concerto spirituale “Il cammino dell’uomo nuovo”, con la lettura di alcuni brani tratti dall’Epistolario di Padre Pio