È morto questa mattina fr. Gerardo Di Flumeri, vicepostulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Pio. Aveva 75 anni.
Luigi Di Flumeri, questo il suo nome civile, era nato a Deliceto (Fg) il 5 gennaio 1930. La vocazione arrivò quando era ancora un bambino. Maturò in una famiglia molto religiosa e anche grazie all’esempio di vita di un cappuccino del suo paese, fr. Crispino. A 11 anni Luigi entrò in convento a Sant’Elia a Pianisi (Cb). Quattro anni dopo, a Morcone, vestì l’abito cappuccino e prese il nome religioso di Gerardo.
Nel 1947 si legò temporaneamente ai voti di povertà, castità e obbedienza. Una scelta che fu solennemente confermata per tutta la vita nel 1951.
Ordinato sacerdote il 21 febbraio 1954 da mons. Alberto Carinci nella chiesa conventuale del Sacro Cuore di Campobasso, celebrò la sua prima messa una settimana dopo nel suo paese d’origine. Subito dopo venne inviato a Roma dai superiori per conseguire la licenza in teologia alla pontificia università Gregoriana. Sempre a Roma frequentò l’istituto Biblicum, fino al 1959. Verso la fine di quell’anno, a soli 29 anni, ebbe l’incarico di “lettore”, coè professore di Teologia Dommatica e Sacra Scrittura presso il Convento cappuccino di Campobasso. Nel frattempo continuava i suoi studi biblici, che si traducevano in apprezzate pubblicazioni.
Il suo rapporto intenso con Padre Pio iniziò nel 1963, quando fr. Gerardo venne inviato a San Giovanni Rotondo come vice superiore ed economo. L’incarico durò dodici mesi. L’anno seguente fu trasferito a Campobasso come superiore del convento “Sacro Cuore”.
Nel febbraio 1968 fr. Gerardo fu eletto secondo definitore provinciale. Nel 1970 tornò a San Giovanni Rotondo per assumere la direzione del mensile “Voce di Padre Pio”, organo ufficiale della Postulazione della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Pio e con l’incarico di delegato speciale, insieme a fr. Lino Barbati, per lo stesso processo. In pratica fr. Gerardo e fr. Lino collaboravano con il postulatore generale dei Cappuccini, fr. Bernardino da Siena, e con l’arcivescovo di Manfredonia, mons. Valentino Vailati, in tutti gli adempimenti preliminari alla Causa. Dopo la morte di fr. Lino e alla vigilia dell’apertura del Processo cognizionale diocesano, fr. Gerardo fu nominato vice postulatore. Continuò, in pratica, ad addossare su di sé la maggior parte del lavoro.
Quando ormai tutti gli ostacoli erano stati superati e la Causa era prossima alla prima, importante meta, il cuore di fr. Gerardo non resse. A novembre del 1997 un infarto lo costrinse a un ricovero in ospedale e a ben tre interventi chirurgici. Così il 18 dicembre, giorno in cui il Santo Padre proclamò che Padre Pio aveva vissuto eroicamente le virtù cristiane, il vice Postulatore fu costretto a restare a letto nell’infermeria provinciale dei frati Cappuccini, a San Giovanni Rotondo.
Nei mesi successivi le precarie condizioni di salute concessero a fr. Gerardo una tregua. Potè, così, prendere parte sia alle celebrazioni di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Pio, sia alle precedenti proclamazioni dei rispettivi miracoli.
I suoi meriti gli valsero numerosi riconoscimenti fra cui: il titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana, conferitogli dal presidente della Repubblica, on. Oscar Luigi Scalfaro, il 17 dicembre 1997; il titolo di Cavaliere Grand’Ufficiale di Grazia Magistrale dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia, conferitogli il 20 ottobre 1998 e la Cittadinanza onoraria del Comune di San Giovanni Rotondo, conferitagli il 28 luglio 2001 dal Consiglio Comunale in seduta monotematica.
Dopo il 16 giugno 2002, quasi avvertendo che la sua missione più importante era compiuta il fisico di fr. Gerardo subì un nuovo crollo. L’ormai ex vice Postulatore se ne accorse e chiese ai suoi superiori di lasciare l’incarco di direttore di “Voce di Padre Pio” e ogni altro impegno per ritirarsi in una stanza dell’infermeria provinciale. Qui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, con condizioni di salute instabili, che spesso lo costringevano a brevi ricoveri in ospedale. L’ultimo, il 5 maggio scorso, terminato quando i medici hanno compreso che ormai non c’era più nulla da fare.
I funerali di fr. Gerardo si svolgeranno domani alle ore 16,30 nel santuario “Santa Maria delle Grazie” e saranno presieduti da S. E. mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo e Delegato della Santa Sede per il Santuario e le Opere di San Pio da Pietrelcina. Concelebrerà, insieme a molti dei suoi confratelli, il ministro provinciale dei Frati Cappuccini della Provincia religiosa “Sant’Angelo e Padre Pio”, fr. Aldo Broccato. Poi la salma sarà tumulata nella cappella dei frati, nel cimitero di San Giovanni Rotondo.