Padre Pio per la prima volta a San Giovanni Rotondo. Era il 28 luglio 1916
Padre Pio salì da Foggia a San Giovanni Rotondo la sera del 28 luglio 1916. Vi restò fino al 5 agosto seguente, quando fece ritorno a Foggia. Quei pochi giorni furono sufficienti a fargli avvertire un miglioramento nella salute e gli fecero apprezzare ed amare la cittadina garganica e il suo convento, immerso nella solitudine, nel silenzio e nella preghiera.
Fu per questo che il 13 agosto seguente, egli iscritti al superiore Provinciale una lettera, nella quale gli rivolgeva la seguente preghiera: “Vengo a chiedervi una carità, e tanto più vengo a chiederla, in quanto Gesù mi costringe. Egli mi dice che bisogna sollevare un po’ il fisico per tenermi pronto ad altre prove, le quali egli vuole assoggettarmi. La carità che desidero da voi, padre mio, è di mandarmi a passare un po’ di tempo in San Giovanni, dove Gesù mi assicura che starò meglio. Vi prego di non negarmi questa carità” (Epist. I, 798).
Leggi anche: Fiaccolata per commemorare l’arrivo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo
Sembra che la designazione di San Giovanni Rotondo come residenza di Padre Pio sia dovuta non soltanto una scelta del cappuccino, ma anche ad una precisa volontà celeste.
Padre Pio ritornò a San Giovanni Rotondo il 4 settembre del 1916. Vi ritornò come scrissero i suoi superiori, “provvisoriamente; ma poi la provvidenza divina mutò quel “provvisorio” in “permanente” e Padre Pio, salvo poche e brevi interruzioni, rimase a San Giovanni Rotondo fino alla morte, avvenuta il 23 settembre del 1968.
Il significato di questa lunga permanenza nella cittadina garganica c’è stata spiegata da Giovanni Paolo II, nell’omelia pronunciata nel giorno della beatificazione del Santo cappuccino. Ha detto il Papa:
“Se la provvidenza divina ha voluto che egli agisse senza mai spostarsi dal suo convento, quasi “ piantato” ai piedi della croce, ciò non è senza significato. il Divin maestro è ebbe un giorno a consolarlo, in un momento di particolari prove, dicendogli che “sotto la croce si impara ad amare” (Epist. I,339).
Dunque, Padre Pio, scelse San Giovanni Rotondo come luogo della sua residenza terrena e la Provvidenza divina notificò questa scelta, perché la cittadina garganica doveva essere il calvario, il luogo della sofferenza, della crocifissione e della morte dello stigmatizzato del Gargano.
Gli uomini si affaticarono a vanificare questo progetto; ma invano. Negli anni di maggior pericolo per il trasferimento da San Giovanni Rotondo, Padre Pio era persuaso che il trasferimento non si sarebbe mai attuato. Un giorno, lo confido ad una sua figlia spirituale. “Come sapete che non partirete da San Giovanni Rotondo?” gli chiede Nina Campanile, a cui Padre Pio aveva fatto la sua confidenza. Con semplicità disarmante con certezza incrollabile il padre rispose: “me lo ha detto Gesù”.
Padre pio, però, scelse San Giovanni Rotondo non soltanto come luogo della sua residenza durante il corso della sua vita terrena, ma anche come luogo della sua stabile residenza dopo la morte.
L’anno 1923 fu uno dei più difficili per Padre Pio. Destinato ad essere trasferito ad un convento cappuccino delle Marche, il padre era sempre pronto a fare obbedienza ai superiori. Senonché, appena conosciuto l’ordine, che però, non era di “immediata esecuzione”, varie commissioni si susseguirono tra San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Roma, per intercedere perché il santo frate non venisse allontanato dal convento. Inoltre vivissime furono le agitazioni della popolazione, fattasi a volte anche minacciosa. Fuori dal convento, a turno, gruppi di popolani vigilavano armati, per non permettere alcun modo che Padre Pio partisse da San Giovanni Rotondo. Nel pomeriggio del 10 agosto del 1923, giorno dell’anniversario della sua ordinazione sacerdotale, nella vecchia chiesina, Padre Pio celebrava la santa Messa. Terminata la funzione, stava per rientrare in sacrestia, quando gli si avvicina un giovane, il quale, puntandogli la rivoltella sul petto, gridò: “se non possiamo vederti vivo, padre, ti avremo morto”
Fortunatamente non successe niente, Perché i fedeli disarmarono il giovane e Padre Pio poté entrare in sacrestia. Ma il povero padre ne fu scosso profondamente. Quando la porta della Chiesa fu chiusa, egli li si portò dinanzi a Gesù sacramentato e lì scrisse una dichiarazione, che può essere considerata il suo testamento spirituale, in quell’estate surriscaldata del 1923. Al sindaco Francesco Morcaldi, scrisse:
“Io ricorderò sempre codesto popolo generoso nelle mie povere preghiere, implorando per esso pace e prosperità e quale segno della mia predilezione, null’altro potendo fare, esprimo il desiderio che, ove i miei superiori non si oppongano, le mie ossa siano composte e non tranquillo cantuccio di questa terra”.
Il desiderio di Padre Pio è stato esaudito. Dopo essere rimasto vivo 52 anni in San Giovanni Rotondo, ora, da morto, egli riposa in un tranquillo Cantuccio di questa terra benedetta. Padre Pio ha portato il nome di San Giovanni Rotondo in tutto il mondo. Padre Pio e San Giovanni Rotondo sono diventati quasi sinonimi. Dire Padre Pio significa dire San Giovanni Rotondo; dire San Giovanni Rotondo significa dire Padre Pio.