Bella come il paradiso e grande come il mare
Una grande Basilica innalzata Dio in onore di San Pio da Pietrelcina: il miglior modo di celebrare la dedicazione è quello di imitare lo stesso Padre Pio nel suo stare nella chiesetta conventuale e in quella più grande di Santa Maria delle Grazie. In chiesa si realizzò la santità di Padre Pio. Qui avvenne il suo viaggio mistico di contemplazione di Cristo crocifisso, di immedesimazione in lui, di azione in persona Christi, di missione di misericordia per le anime.
L’inaugurazione della chiesa dedicata a San Pio da Pietrelcina del 1 luglio del 2004 invita a guardare al passato: a come era San Giovanni Rotondo negli anni quaranta o cinquanta. La bellezza della nuova architettura ci provoca a riscoprire la semplicità di un tempo e a riflettere sul legame tra il vecchio e il nuovo: e cioè su ciò che non è cambiato intanto mutamento, che l’attrazione esercitata dal cappuccino con le stimmate sulle persone semplici e su quelle in ricerca.
“Questo è il giorno fatto dal Signore: alleluia” . Un giorno di gioia e di festa, memorabile e di portata storica. Un evento ecclesiale, della chiesa locale e universale. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché “grande è il Signore e degno di ogni lode. Maestà e bellezza sono davanti a Lui, potenza e splendore nel suo santuario”. Questa chiesa è stata costruita per la gloria di Dio e la santificazione nel suo popolo, convocato in assemblea per celebrare i sacri misteri. Fondamentalmente sono due i motivi che hanno spinto i confratelli di Padre Pio a voler costruire la nuova chiesa. Un motivo di ordine affettivo da parte di tutta la provincia religiosa verso il loro confratello più illustre ed amato, il quale ha vissuto la sua esperienza di frate e sacerdote cappuccino in questa Provincia Religiosa condividendone per tutta la vita la dimensione carismatica, spirituale, fraterna e pastorale. L’altro motivo è di carattere pastorale e di ordine infrastrutturale e logistico – organizzativo in relazione all’esistenza di spazi per l’accoglienza davvero urgenti ed inderogabili, in particolare a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.
Bella con anima. Francescana eppur grandiosa.
Un “prodotto” della santità di Padre Pio. Per i frati cappuccini non vi sono dubbi: il “motore” di questo enorme progetto che ha permesso di innalzare questo monumento di fede è stato lo stesso Padre Pio. Come ha più volte ripetuto il ministro Provinciale dell’epoca fr. Paolo Cuvino, la splendida chiesa è stata voluta dai confratelli proprio per rispondere ad un desiderio di Padre Pio. Quando l’antica chiesetta settecentesca del convento si rivelò insufficiente era proprio il futuro Santo ad insistere: fatela grande la nuova chiesa, fatela grande. Ma nel giorno della consacrazione del nuovo Santuario della Madonna delle Grazie, il 1 luglio 1959, Padre Pio lo definì scherzosamente “una scatola di fiammiferi“.
A San Giovanni Rotondo, Padre Pio è così vivo che nulla si farebbe senza che lui lo volesse o in qualche modo l’avesse previsto profetizzato o personalizzato. Dopo 10 anni esatti dall’inizio dei lavori, le porte di questo nuovo edificio del cristianesimo sono state aperte.
“Questo Tempio è stato costruito, edificato con la pietra di nostro Gargano, la pietra scavata, levigata, incastonata e impreziosita dell’arte del sapiente architetto che, prestando ascolto alle voci esterne, ma soprattutto a quella di dentro che lo invitava ad accingersi a quest’opera grande, ha dato volto, figura, novità e suono alla pietra nuda, silente e inerte della nostra terra, sostenuto e accompagnato dall’ interprete e mistagogo delle cose di Dio, che nella liturgia e nei segni diventano fiumi di grazia certa”. Queste le parole di S. Ecc. Mons. Domenico d’Ambrosio durante la celebrazione della S. Messa.
“Questa pietra ora per la potenza dello spirito diventa roccia salda e santa, immagine e segno della “pietra angolare, scelta e preziosa”. Questo tempio racconterà alle moltitudini di pellegrini il mistero della Santità che Dio, stampata e ripresentata nella vita di Padre Pio”.
La grande Basilica è il luogo della felicità pasquale dei salvati dalla misericordia di Dio in Cristo. La grande basilica è un poderoso invito a farsi santi, a cominciare, tra le sue grandi mura e sotto i giganteschi archi, il cammino di conversione di santità da continuare lungo tutto a l’esistenza con il paterno aiuto, incoraggiamento, esempio ed espiazione di San Pio da Pietrelcina.