Giorni di festosa devozione, questi, per i paesi dei Monti Dauni che si riuniscono in preghiera nella Chiesa Matrice di Monteleone di Puglia intitolata a San Giovanni Battista, per accogliere la Statua della Beata Maria Vergine Incoronata di Foggia.
Dal 26 al 30 ottobre un intenso programma di eventi e momenti di preghiera e profonda spiritualità come corollario al pellegrinaggio dell’antico Simulacro tra le vette più alte della Puglia.
L’origine dell’Incoronata si perde quasi nella notte dei tempi e sempre si è tramandata con amore e costanza di generazione in generazione. Pur trattandosi di “un’antica e costante tradizione”, le fonti letterarie che abbiamo in nostro possesso risalgono appena al secolo XVII; le fonti archivistiche invece attestano la sua esistenza già affermata fin dal 1140 con il diploma reale di Ruggero II del 24 Novembre di quell’anno. Tutti gli autori pongono a fondamento i fatti straordinari che sarebbero avvenuti nel bosco del Cervaro l’ultimo Sabato di Aprile del 1001, presso Foggia, con il ritrovamento della prodigiosa immagine che da sempre ha richiamato una grande moltitudine di fedeli. La Beata Vergine Maria Incoronata apparve all’alba dell’ultimo sabato di aprile del 1001, su una grande quercia, ad un nobile che si trovava a caccia nel bosco del fiume Cervaro. Nel mostrargli la Statua, conservata fino ai giorni nostri, gli chiese che la stessa venisse posta in venerazione in un’apposita chiesa da costruire sul luogo, assicurando che sarebbe stata larga di grazia verso chiunque l’avesse pregata davanti a quel Simulacro. Sopraggiunse un contadino, che la tradizione chiama Strazzacappa, che appese ad un ramo della quercia la sua caldarella trasformata, con un po’ di olio, in rustica lampada. Fu così costruita la prima chiesa che l’affluenza numerosa di pellegrini e le tante grazie concesse per l’intercessione della Madonna fecero rapidamente trasformare in un tempio con annesso convento ed opere di carità. San Guglielmo da Vercelli con i suoi monaci di Montevergine ed i Cistercensi si susseguirono nella cura pastorale del complesso dell’Incoronata dal secolo XI al secolo XVI (Fonti della Basilica-Santuario Madre di Dio Incoronata di Foggia). Nel 1939, dopo varie vicissitudini, l’Incoronata ritornò, dopo diverso tempo, alla diocesi di Foggia.
Il Vescovo di allora, monsignor Fortunato Farina, nell’aprile del 1950, lo affidò ai Figli della Divina Provvidenza, fondati da Don Luigi Orione: essi costruirono il nuovo Santuario ed il grande complesso architettonico che lo circonda dando grande sviluppo alla devozione alla Madonna, offrendo calorosa accoglienza ai pellegrini.
I sacerdoti della famiglia orionina incarnano nella loro vita la dimensione attiva e contemplativa. Sono i sacerdoti che hanno un grande amore per Gesù, per la Liturgia, ma che esercitano con lo stesso amore il servizio ai poveri ed il lavoro. Secondo una storica espressione di don Tonino Bello sono “Sacerdoti della stola e del grembiule”. “… Le mie regole voi non le conoscete, ma voi conoscete la mia vita ed il fine per cui lavoro: niente per me, tutto per Dio e la santa Chiesa Romana; qualunque sacrificio per farmi santo e salvare e consolare le anime dei miei confratelli. Un cuore senza confini perché dilatato dalla carità del mio Dio Gesù crocifisso: io sono niente, tutto è Gesù e la volontà dei superiori…” (Don Orione, scr. 102,32).
La bellissima esperienza che ha riunito tutti i comuni dei piccoli centri dei Monti Dauni in un’unica grande fiaccolata serale sono la testimonianza di una sempre più viva affettuosa devozione dei Pugliesi, e non solo, per quella che sicuramente da sempre è la figura di Maria a cui sono più legati emozionalmente e spiritualmente.
La comunità di Monteleone di Puglia, che ha organizzato le giornate nonché ospitato i tanti pellegrini, sicuramente non dimenticherà questo storico passaggio della Madre di Dio Incoronata tra le vie delle proprie case e sicuramente del proprio cuore.
La testimonianza che i tanti pellegrini hanno dato in questi giorni è sicuramente quella di una grande Fede e Fiducia nella Madonna e nella preghiera.