In occasione del 50° anniversario della Fondazione dell’Antoniano di Bologna è stato presentato il programma delle iniziative celebrative ed ai microfoni di Radio Padre Pio abbiamo ospitato Fra Alessandro Caspoli, Direttore dell’Antoniano che ha risposto ad alcune domande:
Fra Alessandro, vi aspetta un grande appuntamento per celebrare mezzo secolo di storia.
Sicuramente! 50 anni che sono stati importanti per Bologna, ma anche per tutta l’Italia. Abbiamo iniziato le nostre celebrazioni nel mese di febbraio, ma il momento più forte, proprio perché corrisponde alla data di nascita dell’Antoniano avvenuta nel 1954 sarà il prossimo 10 ottobre.
Le soddisfazioni lungo questo percorso saranno state sicuramente tante, ma ci sono stati anche dei momenti difficili?
Personalmente mi occupo dell’Antoniano dal 2000, ma i miei predecessori e quindi coloro che hanno fondato l’Antoniano nel dopoguerra hanno vissuto una situazione drammatica. L’Antoniano è nato proprio come una risposta ai bisogni immediati della gente di Bologna degli anni cinquanta.
Questa attenzione nei confronti dei poveri sarà evidenziata anche da una serie di iniziative che si svolgeranno dal 9 al 14 ottobre, di cosa si tratta?
Inizieremo sabato 9 ottobre con un grande concerto presso il Paladozza di Piazza Azzarita, in occasione della 44^ Settimana Sociale dei Cattolici, con la partecipazione del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano e delle Verdi Note, che si esibiranno insieme ad un cast di importanti artisti bolognesi come Luca Carboni, Stadio, Mingardi e tanti altri. Per domenica 10 ottobre abbiamo organizzato un grande pranzo in Piazza Maggiore per 300 poveri.
Abbiamo voluto dare un segno che fosse significativo per tutta la città di Bologna chiamando i Bolognesi stessi a servire a tavola.
Per mercoledì 13 ottobre abbiamo previsto una mostra “Altro & Viceversa” di Silvio Montio e Angelo Branduardi e poi il momento più importante, a partire dalle 21,00, la Veglia di Preghiera che si svolgerà nella Basilica Santuario di Sant’Antonio, accompagnata dal violino di Angelo Branduardi e dalle voci delle Verdi Note.
La conclusione di tutti gli eventi sarà giovedì 14 con la presentazione del libro fotografico che ripercorre un po’ tutta la storia dell’Antoniano: “Cinquant’anni di Antoniano 1954 – 2004” e in chiusura lo spettacolo La Lauda “Francesco” di Angelo Branduardi.
Raggiunto l’obiettivo dei 50 anni di Antoniano quali sono le prospettive per il futuro?
Gli obiettivi sono tanti… ricordo che l’Antoniano non è solo “canzonette” come tanti pensano. Lo Zecchino d’Oro è una delle tante iniziative che portiamo avanti. Lavoriamo nell’ambito della carità e della solidarietà con tutti i progetti che ogni anno portiamo avanti e che sono fondamentali come segno concreto del perché lavoriamo con i poveri e per i poveri.
Mi piacerebbe inoltre che l’Antoniano diventasse un punto di riferimento anche a livello d’informazione dell’infanzia; non solo quindi divertimento, ma anche momenti didattici e strumenti per formare l’infanzia attraverso i mezzi di comunicazione. In questi cinquant’anni abbiamo sperimentato come la musica è un linguaggio universale che unisce i popoli. È una lezione anche per gli adulti che hanno più difficoltà.
Vogliamo porre la nostra attenzione sempre più sulle espressioni legate al mondo dell’infanzia e su tante altre realtà dell’Antoniano che portano conforto alle famiglie, ai poveri, e in generale alle fasce più deboli della nostra comunità”.
Per informazioni e per le prevendite per il concerto del Paladozza e per lo spettacolo di Angelo Branduardi al Teatro Comunale di Bologna si può visitare il www.antoniano.it