“Il museo di massa non ha tanto la funzione di far conoscere l’arte alla folla, quanto di intrattenerla” a questa celebre frase di Achille Bonito Oliva, critico d’arte, si è ispirata Maria Sole Panzanella autrice della prima guida culturale-gastronomica alla scoperta delle caffetterie dei musei italiani ed europei dal titolo “Un caffè al museo” (Ed. Le Lettere).
“Una grande passione per la cucina, coltivata sin dall’adolescenza e per i viaggi mi hanno spinto a scrivere questa guida – ha rivelato l’autrice ai microfoni di Tele Radio Padre Pio – ma soprattutto far capire che il museo moderno non è più solamente un contenitore di opere d’arte, ma è diventato anche un luogo di incontro culturale dove vari piaceri convivono: vi si può andare a vedere una mostra, seguire una conferenza, ascoltare un concerto nell’auditorium, fare acquisti e infine mangiare in uno dei punti di ristoro.”
La guida “Un caffè al museo” delinea un itinerario artistico-gastronomico che solca l’Europa da Mosca a Lisbona, da Helsinki a Roma e culmina a Londra e Parigi a riprova che cultura e saper vivere si possono sposare felicemente.
“Fra i più bei caffè dei musei da cui si gode una vista meravigliosa – ha concluso Maria Sole Panzanella – mi ricordo: Georges, all’ultimo piano del Centre Pompidou di Parigi; il Café on Level Seven in cima alla Tate Modern di Londra; il Tower Restaurant del Royal Museum of Scotland, diventato il posto più esclusivo di Edimburgo; sotto la cupola del Bundestag, nel palazzo del Reichstag, c’è una caffetteria con una vista unica su Berlino; il Louisiana Museum of Modern Art sul Mar Baltico, con il soffitto trasparente da cui si possono ammirare i tetti dell’affascinante città di Copenaghen; la romantica Villa Ephrussi a Cap-Ferrat, che si staglia sulla baia di Villefranche; o la Caffetteria degli Uffizi, dove Palazzo Vecchio è così vicino che sembra di poterlo toccare.”