Sono tanti i giovani che decidono di trascorrere le proprie vacanze in modo diverso dal consueto partecipando a campi di lavoro promossi da associazioni presenti su tutto il territorio nazionale o da realtà parrocchiali. Anche la Caritas della diocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo a partire da fine luglio ripropone a Borgo Mezzanone (FG) dei campi di lavoro, per condividere un cammino di solidarietà e condivisione con i tanti immigrati presenti nella borgata. Negli studi di Tele Radio Padre Pio abbiamo ospitato Don Domenico Facciorusso, Responsabile della Caritas Diocesana e parroco di Santa Maria del Grano di Mezzanone il quale ci ha illustrato il significato e la finalità dei campi di servizio di cui vi proponiamo alcuni stralci dell’intervista.
Anche ques’anno a fine luglio la borgata di Mezzanone sarà invasa da giovani che parteciperanno ai campi di lavoro. Come vi state preparando?
Abbiamo deciso di riproporre l´iniziativa perché come Comunità parrocchiale, durante l´anno, con attività di sportello e di accoglienza, abbiamo svolto un cammino di solidarietà e condivisione con i tanti immigrati presenti qui in borgata. Pensiamo che la solidarietà non possa andare in vacanza, ma deve essere strumento di contaminazione e occasione di coinvolgimento soprattutto per i più giovani. Un campo di servizio è pensato come occasione per favorire la socializzazione tra i vari partecipanti e l’integrazione interculturale con i richiedenti asilo ospiti nel vicino campo di “prima identificazione” della Prefettura di Foggia.
Non possiamo non soffermarci sul tema scelto come slogan di tutta l’iniziative: “Metti in circolo il tuo amore…” riprendendo il titolo di una famosissima canzone di Ligabue, colonna sonora per tanti giovani…
Una scelta direi per nulla banale o casuale…Toccare con mano la realtà dell´immigrazione, conoscere le storie, incrociare gli sguardi e i volti è quello che noi proponiamo durante le giornate al campo di servizio. In questi anni, l’immigrazione,in borgata,è cambiata: il numero degli stagionali è diminuito, mentre quotidiana è la presenza degli ospiti… Uguali, invece, sono le loro storie, piene di drammaticità e di speranza. “Metti in circolo il tuo amore…” perché è proprio quello che si vuol fare…si tratta di far circolare, con parole, gesti, abbracci, racconti…l’amore e il rispetto per gli altri. La diversità non è un problema…ma arricchisce. Il nostro desiderio è proprio quello di proporre uno stile di vita solidale ed essenziale attraverso un’esperienza di servizio che permetterà di avvicinare, con discrezione, le storie di quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa dei conflitti o della povertà estrema.
Come è stata strutturata la giornata?
Molti dei giovani, che sono qui, conoscono già la realtà dell´immigrazione, altri, invece, ne hanno sentito parlare, hanno una conoscenza spesso legata a stereotipi e luoghi comuni… Ogni giornata inizia con il momento della preghiera, perché, rispettando le scelte di ognuno, il cammino di fede è un cammino parallelo a quello umano che non può andare in contrasto; successivamente i giovani incontrano alcuni esperti del territorio per confrontarsi su tematiche relative all´esperienza. Nel pomeriggio, invece, i volontari sono impegnati in attività con gli immigrati, attraverso corsi di italiano, uno sportello informativo, attraverso la pulizia di servizi attività anche questa importante, perché ci ricorda di mettere al primo posto la dignità di ogni persona.
Per info: tel. 0881.683411 – mail: borgoparrocchia@libero.it