Anche quest’anno la numerosa famiglia dell’Opera di Padre Pio si è riunita attorno all’altare del Signore per offrire l’Eucaristia, assieme al suo Presidente, mons. Michele Castoro, rinnovando così la consolidata tradizione di «dedicare un giorno della novena alla preghiera per gli ammalati e per quanti operano nell’ospedale nato dal cuore di Padre Pio».
Tanti ammalati, operatori e simpatizzanti dell’Opera hanno gremito il Santuario di Santa Maria delle Grazie e proprio a loro si è rivolto mons. Castoro nella sua omelia, tutta incentrata sui temi dell’esperienza del dolore e la vocazione alla solidarietà che devono contraddistinguere coloro che lavorano per il sollievo della sofferenza.
«Casa Sollievo della Sofferenza» ha detto l’Arcivescovo «è luogo privilegiato di evangelizzazione perché la relazione di cura non è mestiere ma missione umana e spirituale», dove «la potenza dell’amore è capace di ridare senso e dignità al mistero della sofferenza». L’ospedale di Padre Pio, dunque, diventa modello di misericordia, luogo in cui – come diceva il santo cappuccino –«l’approccio clinico si trasfigura a favore della trascendenza di Dio».