Con l’udienza di questa mattina sono riprese le catechesi del mercoledì di papa Francesco sul tema della famiglia, in vista del prossimo Sinodo ordinario di ottobre dedicato a questo tema.
In una gremitissima Aula Paolo VI, Bergoglio ha affrontato uno dei temi più delicati del "pianeta famiglia", offrendo tanti spunti di riflessione, in vista di un approfondimento più concreto e sistematico. In particolare, l’attenzione del Papa si è soffermata sulle nuove unioni, nate dal "fallimento del matrimonio sacramentale". Francesco, infatti, ha ribadito che“è necessaria una fraterna e attenta accoglienza, nell’amore e nella verità, verso i battezzati che hanno stabilito una nuova convivenza dopo il fallimento del matrimonio sacramentale; in effetti, queste persone non sono affatto scomunicate – non sono scomunicate! – e non vanno assolutamente trattate come tali: esse fanno sempre parte della Chiesa”. Parole significative quelle del Papa che si aggiungono a quelle già pronunciate nel corso di questi ultimi decenni dai suoi Predecessori e che, ha sottolineato Francesco, rendono la Chiesa sensibile e attenta a questa delicata tematica.
L’atteggiamento del Buon Pastore, ha quindi concluso il Papa, "è un modello anche per la Chiesa, che accoglie i suoi figli come una madre che dona la sua vita per loro. ‘La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre’. Niente porte chiuse! Niente porte chiuse! ‘Tutti possono partecipare in qualche modo alla vita ecclesiale, tutti possono far parte della comunità. La Chiesa è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa’”.