Le spoglie di San Pio sono giunte a Roma come da programma. Ad accoglierlo lungo le strade, milioni di devoti muniti di striscioni, fazzoletti bianchi, coroncine del rosario tra le mani e lacrime agli occhi. Commozione generale anche tra chi forse non aveva mai dedicato tanta attenzione ad un santo, nemmeno tra le sue preghiere.
È questa la forza dell’Anno Santo straordinario voluto da Papa Francesco. È questo il motivo per cui il Santo Padre ha fortemente voluto a Roma due santi come san Pio e san Leopoldo, entrambi missionari della misericordia. «In loro riconosciamo il profumo di Cristo e della misericordia; oggi più che mai abbiamo bisogno di santi per progredire sulle vie della santità», sono le parole di S. Em. Rev.ma il Card. Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, che risuonano all’inizio della Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura.
E sono due santi cappuccini, i grandi esempi di misericordia per tutti i sacerdoti chiamati a svolgere il proprio ministero da confessori instancabili e accoglienti come il Padre misericordioso insegna. «Un ministero da svolgere “nel salotto della cortesia”, così definiva, San Leopoldo, il confessionale», ricorda il Card. Vallini. Di San Pio invece, con la voce rotta dall’emozione, rammenta che Gesù sofferente e crocifisso era, per il fraticello di Pietrelcina, un chiodo fisso.
Questa prima tappa del pellegrinaggio di San Pio resterà nella storia di ognuno di noi, nel cuore di ogni fedele, come manifesto di misericordia ordinaria, si spera, così come vuole il nostro amato Papa Francesco.
In morte di Papa Francesco. Fr. Francesco Dileo
La lettera del Ministro della religiosa provincia "Sant'Angelo e Padre Pio" Provinciale fr. Francesco Dileo in morte di Papa...