La vita di Chiara è stata spezzata nel pieno della sua bellezza. L’incontro con sorella morte avvenuto a soli 28 anni, dopo pochi mesi dall’essere diventata mamma. Un carcinoma aggressivo alla lingua l’ha strappata prematuramente alla sua famiglia, al piccolo Francesco, all’amato marito Enrico e agli amici. Perché Chiara e la storia della sua vita e del suo rapporto con Dio sono così speciali? Lei ha scelto di fidarsi del Signore, di affidarsi a Lui, scegliendo di rimandare le cure a dopo il parto, anteponendo la vita del piccolo che aveva in grembo alla propria.
“Siamo nati e non moriremo mai più” è il titolo del libro che racconta la storia di Chiara Corbella Petrillo, raccontata dai suoi amici Simone Troisi e Cristiana Paccini. Un’amicizia con Chiara ed Enrico semplice e profonda, nata ad Assisi. Ma è all’ombra della Porziuncola che le due coppie di amici diventano fratelli. Un legame, definito nel libro «un cammino in cordata, ognuno pronto a tirare quando l’altro faticava».
Il matrimonio con Enrico, “una vita per arrivare al cielo”, nonostante un paio di rotture e qualche difficoltà durante il fidanzamento. Poi la grande gioia della prima gravidanza, trasformatasi in dolore alla notizia che la bambina Maria Grazia Letizia fosse anencefala. Per Chiara accogliere il dono della vita è apprendere la vera umiltà.
Nel libro si racconta la nascita di Maria Grazia Letizia, e il suo funerale durante il quale Enrico e Chiara suonano la chitarra, il violino e cantano. “Vederli è sconvolgente … e chi non c’era ha perso un’occasione unica di vedere che il Cielo può esistere qui sulla terra”, si legge nel libro.
Il secondo dono che il Signore manda ai giovani sposi è Davide Giovanni ”perché l’amore non può aspettare”. Anche questa volta Dio decide di mettere Chiara ed Enrico alla prova. Chiara darà alla luce Davide, che morirà poche ore dopo la nascita ma non prima di essere stato battezzato.
Chiara ed Enrico non vogliono aspettare e decidono di affidare il loro sogno di diventare genitori alla Vergine Maria. “Se bastava chiamarlo Francesco, il Signore poteva dircelo prima”, scherza Chiara quando scopre di essere incinta.
Alla gioia della gravidanza, l’ansia per un’afta sulla lingua, che di lì a poco si scoprirà essere “il drago”, un carcinoma alla lingua, tra i più aggressivi. Chiara ed Enrico continuano a fidarsi di Dio e la loro fede in quegli anni di prove e difficoltà non si è che rafforzata.
Nasce Francesco, un’altra benedizione dal cielo. E Chiara lascia l’ospedale per la prima volta con un figlio in braccio. La sua povertà e umiltà sono così grandi che chiede a due mamme di allattare il suo bambino. La malattia intanto non sembra darle tregua. Chiara morirà il 13 giugno del 2012, circondata dalla sua famiglia e dagli amici. Per il primo compleanno del piccolo Francesco, mamma Chiara pensò ad un regalo che potesse rimanere per sempre. Gli scrisse una lettera, che agli occhi dei suoi amici è anche il testamento spirituale della giovane. “Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti – scrive Chiara – Qualsiasi cosa farai avrà senso solo se la vedrai in funzione della vita eterna; se starai amando veramente te ne accorgerai dal fatto che nulla ti appartiene veramente perché tutto è un dono”.
Guarda l’intervista a Simone e Cristiana http://youtu.be/PYVxptwAkkk