Sempre più spesso protagoniste dello Sport sono le polemiche che riempiono intere pagine di giornali soprattutto a seguito di competizioni minate da fatti che talvolta vanno oltre il semplice gesto sportivo sforando anche nell’ambito giudiziario, e gli stessi protagonisti di queste vicende ci appaiono come personaggi viziati e votati esclusivamente alla ricerca di guadagni sempre più ingenti.
Un variegato mondo in cui comunque esistono esempi che dimostrano quanto importante sia l’impegno e la dedizione verso le persone meno fortunate; è il caso di Damiano Tommasi, calciatore della Roma e della Nazionale, campione di Sport, ma soprattutto di Vita, il quale in una intervista concessa a Radio Padre Pio nell’ambito della rubrica Sport e Società in onda ogni lunedì nel programma “Di Terra e di Cielo”, ha parlato proprio delle iniziative di solidarietà delle quali, da anni è sostenitore.
…allora Damiano, da dove nasce la tua volontà di dedicare qualcosa ai più svantaggiati?
Forse il fatto di essere cresciuto in una famiglia numerosa composta da cinque figli e dover condividere tutto fin dalla nascita è stata una buona palestra per poi abituarsi a condividere quello che si ha e quello che si può fare con gli altri; poi il fatto di fare un lavoro particolare e di essere un personaggio pubblico fa sì che quello che faccio sembra essere più importante rispetto a ciò che riescono a fare tanti operatori del sociale o volontari, penso alle persone che dedicano la loro vita completamente agli altri.
Di quali iniziative ti interessi?
Le iniziative che sto seguendo ora, essendo a Roma, riguardano una collaborazione con Suor Paola, nota tifosa Laziale, che ha una casa famiglia che ospita ragazze madri, e insieme a mia moglie la frequentiamo cercando di dare una mano, e di aiutare lei per queste ragazze che si trovano di passaggio in questa casa famiglia per poter ricostruire la loro vita.
Far parte dell’ambiente calcistico fa sì che in molti, conoscendo quello che faccio si rivolgono a me e a tanti altri colleghi che aderiscono sempre con entusiasmo alle tante iniziative che ci vengono proposte come ad esempio il recente “Campionato della Solidarietà” che sta per essere portato avanti anche dall’Associazione Italiana Calciatori e che coinvolge tutte le squadre di Serie A con progetti mirati agli anziani di ogni città della Serie A e seguiti da ogni squadra; concretamente è stato fatto un CD dove le squadre hanno inciso una canzone il cui incasso sarà devoluto per questi progetti.
La Solidarietà è quindi un valore importante per gli sportivi?
La Solidarietà è gratificante per chi la fa e soprattutto importante per chi ne riceve i benefici ed il fatto di coinvolgere ed essere talvolta coinvolto dai miei colleghi fa sì che questa dimensione riesca a trasmettersi anche nel nostro lavoro; ospitare in campo a volte gruppi di ragazzi disabili, ci fa percepire ad esempio il fatto di essere un punto di riferimento per loro e ciò ci responsabilizza molto.
Quanto lo sport aiuta a crescere nella vita?
Sono due aspetti che si intrecciano: la vita è fatta di ostacoli, di gratificazioni ed anche di delusioni, e così lo sport; si vince e si perde in un’alternanza di risultati. Lo scontrarsi con l’avversario con la propria bravura ed anche coi propri limiti, sono aspetti che accomunano la vita di tutti i giorni con lo sport, quindi lo sport insegna molto da questo punto di vista oltre all’aspetto sociale di vivere in gruppo rispettando le regole e l’avversario, dà anche questa dimensione di doversi scontrare con i propri limiti e con le proprie delusioni che si devono superare; e superarle nello sport significa saper affrontare con lo spirito e la grinta le delusioni e le amarezze della vita.
Quanto è importante l’esempio che date in campo?
Sicuramente fondamentale. Ogni gesto ogni parola, ogni reazione è sotto gli occhi di tutti e soprattutto nei campetti di provincia dove molti ragazzi si impegnano con tanta passione ed agonismo, vediamo talvolta imitare i nostri modi di fare come ad esempio l’esultanza dopo un gol. Tutto ciò ci dimostra quanto importante sia mantenere un atteggiamento equilibrato e corretto.