1° incontro: Litania e scopi
Pace e bene a tutti voi, che seguite teleradiopadrepio. Iniziamo, questo nostro primo incontro, della nuova rubrica, che continuerà ad aver il titolo di “Sotto la croce s’impara ad amare”, con aggiunto il sottotitolo: “Litania a p. Pio”. Il titolo “Sotto la croce s’impara ad amare”, perché essa inizia con questo canto. Il sottotitolo è “Litania a p. Pio”, perché parleremo di p. Pio, puntata per puntata, partendo da una invocazione litanica. Se volete conoscere la melodia del canto basta andare sul sito internet www. Youtube. com e scrivere alla voce “cerca”: “Sotto la croce s’impara ad amare”. S’impara ad amare sotto la croce, perché l’amore viene dall’alto, tramite Cristo e Cristo crocifisso, simbolo dell’amore divino. Anche noi, tramite la preghiera, i sacramenti e le opere di carità operosa, ci riempiamo di questo amore, con la speranza di vivere anche noi, come p. Pio, con l’“aver Dio, fisso nelle mente e stampato nel cuore” (Ep. I, 1247 = a p. Agostino, il 20 nov. 1921).
In questa rubrica, di varie puntate, che andrà in onda, ogni giovedí, alle ore 8, 45, cercherò di commentare, brevemente e in modo chiaro, la litania, che ho composto in onore di p. Pio, per poter memorizzare qualche concetto e soprattutto viverlo, per migliorarci nella via della perfezione..
Lo scopo? Gli scopi sono diversi! a) Indirizzare il nostro ringraziamento e la nostra lode a Dio, tramite l’intercessione di p. Pio. b) Da preghiera individuale e personale, trasformarla anche in catechesi efficace, anche se sminuzzata. c) Soprattutto deve condurre a un cambiamento di vita, perché la migliore devozione è l’imitazione!
Ora mettiamoci in atteggiamento di preghiera e, se potete, rispondete a ogni invocazione!
Litania
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio redentore, Dio abbi pietà di noi
Spirito santo, Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi
Santa Maria prega per noi
Santa Madre del Verbo incarnato prega per noi
Santa Madre della Chiesa prega per noi
Sposa dello Spirito santo prega per noi
S. Pio, santo del terzo millennio prega per noi
S. Pio, figlio di Francesco d’Assisi prega per noi
S. Pio, modello delle anime consacrate prega per noi
S. Pio, modello d’obbedienza prega per noiS. Pio, modello di povertà prega per noi
S. Pio, modello di castità prega per noi
S. Pio, modello di fede prega per noi
S. Pio, modello di speranza prega per noi
S. Pio, modello di carità prega per noi
S. Pio, modello di prudenza prega per noi
S. Pio, modello di giustizia prega per noi
S. Pio, modello di fortezza prega per noi
S. Pio, modello di temperanza prega per noi
S. Pio, modello d’ogni virtú prega per noi
S. Pio, conforme a Cristo prega per noi
S. Pio, uomo dei dolori prega per noi
S. Pio, stimmatizzato del Gargano prega per noi
S. Pio, ferito d’amore alle mani prega per noi
S. Pio, ferito d’amore ai piedi prega per noi
S. Pio, ferito d’amore al costato prega per noi
S. Pio, martire dell’altare prega per noi
S. Pio, la cui gloria è la croce prega per noi
S. Pio, modello di penitenza prega per noi
S. Pio, ministro instancabile del confessionale prega per noi
S. Pio, profeta di Dio prega per noi
S. Pio, ardente missionario prega per noi
S. Pio, vincitore dei demòni prega per noi
S. Pio, con Dio “fisso nella mente e stampato nel cuore” prega per noi
S. Pio, “semplice frate, che prega” prega per noi
S. Pio, uomo fatto preghiera prega per noi
S. Pio, apostolo del rosario prega per noi
S. Pio, fondatore dei “Gruppi di preghiera” prega per noi
S. Pio, fondatore della “Casa sollievo della sofferenza” prega per noi
S. Pio, fondatore dei “Centri della riabilitazione motoria” prega per noi
S. Pio, che ci hai “rigenerati a Gesú nel dolore e nell’amore” prega per noi
S. Pio, protettore di chi t’invoca prega per noi
S Pio, taumaturgo efficace prega per noi
S. Pio, protettore dei bambini prega per noi
S. Pio, sostegno dei deboli prega per noi
S. Pio, benefattore dei poveri prega per noi
S. Pio, conforto dei malati prega per noi
S. Pio, speranza dei moribondi prega per noi
S. Pio, protettore dei tre Ordini francescani prega per noi
S. Pio, che ci “attendi alle porte del paradiso” prega per noi
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo ascoltaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi
Prega per noi, o santo p. Pio,
affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: O Dio, che al santo p. Pio hai donato le stimmate del tuo Figlio, per farlo diventare un altro Cristo nella “vocazione a corredimere”, facci comprendere, tramite l’intercessione dello stimmatizzato del Gargano, che “l’amore senza la sofferenza è un fuoco di paglia”, e riempici delle tue dolci benedizioni. Per Cristo nostro Signore. Amen.
1ª domanda: “P. Pio, com’è nata questa litania e che cos’è una litania?”.
Questa litania è stata ideata da me, nella chiesa del nostro ex convento di Agnone IS, mentre ascoltavo la litania lauretana, nel giorno della festa di Maria Regina, il 22 agosto 2003. Dopo un controllo approvante da parte dell’allora vice-postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di p. Pio: Gerardo Di Flumeri, questa litania è stata presentata, tramite p. GianMaria Digiorgio, all’inizio di settembre dello stesso anno, 2003, all’allora arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo, mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, ottenendone l’approvazione ecclesiastica.
Mi chiedevi Francésco: “Che cos’è una litania?”. Eccoti, accontentato.
Essa è una serie di brevissime invocazioni, rivolte a un santo del quale si ricordano i titoli, che maggiormente lo rendono tale e al quale ci si affida. A ogni invocazione si risponde: “Prega per noi”. Una preghiera, quindi, soprattutto comunitaria e processionale, che si presta benissimo anche a esser cantata. Originariamente le litanie erano recitate sempre prima della messa e, a volte, erano proposte e cantate da un diacono, secondo le momentanee necessità del popolo. Oggi il loro uso è cosí diffuso che non solo quasi ogni santo ha la propria litania, ma che esse si rinnovano continuamente, sempre, però, con l’approvazione della Chiesa. Possono essere recitate, indipendentemente, dal rosario, perché anche fonte di meditazione-catechesi.
Vi chiederete: “E p. Pio recitava le litanie?”. Certamente. P. Pio, tra le altre sue preghiere, recitava quotidianamente le litanie in onore del sacro cuore di Gesú, della vergine Maria, di s. Giuseppe e quelle in onore di tutti i santi.
2ª domanda: “Com’è strutturata la litania in onore del santo p. Pio?”.
Come in tutte le altre litanie, essa è preceduta dall’invocazione alle tre Persone della Trinità, per indicare qual è la fonte della canonica santità. Seguono delle invocazioni alla vergine Maria, che per p. Pio era la “scorciatoia per arrivare a Cristo”. Dopo questo preambolo, segue la litania vera e propria in onore di p. Pio, che consta di quarantaquattro invocazioni ed è cosí strutturata. a) Dopo aver accennato a p. Pio, come frate cappuccino, figlio di s. Francesco d’Assisi, sono presentate le virtú, che egli ha vissuto eroicamente, per esser dichiarato “venerabile” dalla Chiesa, cioè i 3 voti religiosi: obbedienza, povertà e castità, le 3 virtú teologali: fede, speranza e carità, e le 4 virtú cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. b) Seguono le riflessioni sulla sua conformità a Cristo, tramite la stimmatizzazione, l’altare, il confessionale, la lotta contro satana, la preghiera, che si deve trasformare in carità, perciò le varie fondazioni in campo spirituale e materiale, per aiutare le anime e i corpi dei fratelli. c) Infine, dopo averli “rigenerati a Gesú” egli protegge i suoi devoti, piccoli e grandi, poveri e ricchi, sani e malati, nascenti e moribondi, attendendoli “alle porte del paradiso”, per condurli a Gesú.
Questa litania si conclude con la triplice invocazione al Cristo, agnello di Dio, perché, senza la sua offerta volontaria e amorosa, tutto sarebbe vano.
3ª domanda: “Puoi darci dei suggerimenti, per come e quando recitare questa litania, in onore di p. Pio?”.
Ben volentieri dò dei suggerimenti, perché, tra gli altri scopi, questa rubrica deve servire a donar maggior chiarezza alla nostra mente e recare un lieto messaggio al nostro cuore!
a) Prima di tutto, questa litania si può recitare sia privatamente che comunitariamente da parte dei figli spirituali di p. Pio, dei “Gruppi di preghiera”, di coloro che portano il suo nome e di altri suoi devoti. b) Questa recita dev’esser lenta e meditata, tenendo esposta una sua immagine, ben visibile, per rivolgergli uno sguardo amoroso, perché è un nostro amico fedele ed è un potente intercessore presso Dio, certi del suo intervento benevolo presso la vergine Maria e il Signore, per ottenere tutto ciò che è caro al nostro cuore. c) Inoltre, sarebbe opportuno pregarla-meditarla, almeno e soprattutto, nel giorno della sua nascita, della sua ordinazione sacerdotale, della sua stimmatizzazione, della sua nascita al cielo, nel giorno di tutti i santi… d) Infine, sarebbe opportuno che si facesse conoscere questa litania, perché questo è un modo sintetico, per far conoscere anche ai posteri qualcosa della vita di questo colosso di santità, dalla “clientela mondiale”, come diceva il papa Paolo VI.
Un NB: Per molti vecchi amici di p. Pio, l’invocazione piú piacevole e giusta sarebbe stata santo p. Pio e non solo s. Pio, perché la parola padre, dà un senso piú autentico di quello che avviene tra il papà e il proprio figliolo. Questo rapporto padre-figlio implica due impegni. a) Il padre ha l’obbligo di continuare la sua protezione. P. Pio non ha detto, forse: “Dal cielo potrò fare ancora di piú per voi, che ora sulla terra”? b) Il figlio, a sua volta, deve cercare di obbedire ai suggerimenti-insegnamenti-esempi del proprio padre, per imitarne le virtú e non fargli fare brutta figura.
NB. P. Pio, a piú di uno, ha negato di diventar suo figlio spirituale, spiegandone anche il motivo: “Perché non sei neanche figlio di Dio!”.
Ricordi: Nel leggere queste invocazioni ci è presentata tutta la vita di p. Pio. Vecchi ricordi ritornano alla mente di quando p. Pio era ancora in mezzo a noi. P. Pio ha dato speranza a milioni di persone, ha restituito la fede a chi l’aveva perduta, è stato un esempio di silenziosa dedizione, non solo allo stato sacerdotale e religioso, ma anche a un secolo, che proclamava la “morte di Dio”. Una testimonianza, per tante altre, quella di Beniamino Gigli: “Mi sono trovato tante volte dinanzi ai piú grandi potenti del mondo: regnanti, presidenti di nazioni, dittatori, magnati dell’industria, dinanzi agli uomini piú celebri e illustri della terra. Ho cantato per loro in sale dorate, in immense piazze affollate, però, mai ho provato, prima d’ora, l’emozione profonda e cosciente, che m’invade in questo momento davanti a p. Pio, in quest’angolo modesto dell’orto del convento” (citato da “Annabella”, Milano, suppl. al n. 41, 1968).Per questi e altri motivi, parlando di p. Pio, Enrico Medi disse: “Quelli che verranno dopo di noi ci invidieranno, perché noi siamo vissuti nel tempo di p. Pio”. Anch’io ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, si intende nella capacità dell’intelligenza della mia infanzia-adolescenza, prima, come cordigero-araldino e, poi, collegiale, di confessarmi, piú d’una volta, da lui, di assistere a tante sue celebrazioni eucaristiche, di vederlo soffrire, di baciare le sue mani piagate, che si sono posate, in alcune occasioni, sul mio capo, d’ottenere carezze e conforto, d’ascoltare consigli, di sperimentare la sua efficace intercessione presso Dio per guarigioni verso me e i miei familiari, parenti e amici (cf P. Pio Capuano, “Ringraziando”, 25-26. 35-54).
Un interrogativo: È stata fortuna soltanto o c’era un piano ben preciso di Dio, affinché anch’io e, tramite me, si vivesse, con maggior responsabilità, una vita piú santa e testimoniante?
Conclusione: Non ci siamo riusciti finora? Non demoralizziamoci, perché il corpo di p. Pio, martoriato per amore, ci dà un ulteriore e incoraggiante messaggio di speranza e, insieme, di sprone: “Fratello, ricorda che al Signore non interessa chi sei, da dove vieni e cosa hai fatto finora. Egli ti ama, ti dona tutto, chiedendoti, d’ora in poi, in cambio amore, solo amore!”.
Barzelletta: Come ben sappiamo, dopo la morte, ci si presenta alle porte del paradiso, per esser giudicati. S. Pietro, vedendo una fila, che non finiva mai, dice: “Formate due file! Quelli che sono succubi delle mogli vengano da me, gli altri da Gesú Cristo!”. Nella fila di s. Pietro, c’è una coda interminabile! In quella di Gesú, c’è un solo uomo. Arriva Gesú, apre la porta e chiede all’uomo: “E tu cosa fai qui?”. “E che ne so io! Mi ha mandato, qui, mia moglie!” (P. P. C.).
Padre Pio e sorella morte
Siamo nel mese, che la Chiesa ha dedicato, consacrato ai nostri cari defunti: il mese di novembre. Tutti, chi prima,...